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l'intervento

Roghi a Napoli e allarme diossina, la denuncia della Castellone

La Vicepresidente del Senato

Il Cantiere delle Idee fa tappa a Giugliano

Mariolina Castellone

Sul gravissimo rogo che ha inquinato Napoli e provincia è intervenuta la Vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone. Un fatto gravissimo che sottolinea la totale inadeguatezza delle forze di prevenzione e il fallimento completo di ogni gestione della tragedia dei roghi, problema che da venti anni governo ed enti locali non risolvono e non vogliono risolvere.

Ecco l’intervento in Parlamento: “Signora Presidente, Ministro, colleghi, «evitare di stazionare per lunghi periodi in spazi all'aperto fino al perdurare dell'emergenza; lavare accuratamente frutta, ortaggi, verdura prima di mangiarli; chiudere porte, finestre serrande, camini, bocchette di ventilazione e ogni apertura verso l'esterno; spegnere condizionatori e impianti di ventilazione e di riciclo d'aria»: questo è il messaggio che ricevono dei cittadini che sono in guerra, dei cittadini che sono in guerra da anni contro criminali ambientali che stanno avvelenando una parte di questo Paese sotto l'occhio connivente della politica.

Quella terra, Presidente, la mia terra, quella che viene chiamata Terra dei fuochi, che brucia da anni e sta bruciando ininterrottamente da giorni. Oggi è toccato a Giugliano, alla mia città, invasa da un fumo nero che viene dai rifiuti che spesso sono rifiuti tossici, perché in quella terra, quando le temperature si alzano, i criminali ne approfittano per bruciare tutto ciò che non può essere smaltito legalmente. Da quei cumuli di rifiuti che bruciano si liberano veleni, si libera diossina, si libera tutto ciò che sta avvelenando un popolo, che infatti muore prima. C'è un'alta incidenza di tumori, si vive tre anni in meno in quella terra.

Allora, Presidente, nella passata legislatura noi abbiamo fatto tante cose: la legge sugli ecoreati, i fondi per le bonifiche e per la videosorveglianza, l'istituzione del SIN di Giugliano, la legge sul registro tumori, la legge per nominare un commissario, che finalmente è stato nominato, ma tante di queste cose, Presidente, aspettano ancora i decreti attuativi. Il registro tumori aspetta ancora di diventare uno strumento efficace, ma non c'è più tempo. Presidente, penso che chi si gira dall'altra parte, chi fa finta che questa emergenza non ci sia più, perché ormai quello è un nome che non si vuole più usare, perché Terra dei fuochi fa male all'agricoltura di quel territorio, chi non mette i fondi per le bonifiche, chi non attua i decreti attuativi, Presidente, è complice dei criminali.

Io penso che lo Stato non voglia essere complice di chi sta avvelenando un popolo, non voglia essere complice di chi ha ipotecato il futuro dei nostri figli, il futuro dei miei figli. Signora Presidente, per ironia della sorte, quella è la terra che Scipione l'Africano scelse per andare a trascorrere gli ultimi anni della sua vita, in esilio nella colonia di Liternum, che è proprio la mia Giugliano. Oggi, invece, da quella terra noi speriamo che i nostri figli vadano via per non morire. Non c'è più tempo, Presidente. Io chiedo veramente a questo Governo di fare presto, di fare presto per non essere complice”.

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