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26 Settembre 2018 - 13:29
«Ho giurato nell’esclusivo interesse della nazione»
"Ho giurato nell’esclusivo interesse della nazione, non di altri e questo non solo io, ma anche gli altri evidentemente". Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, interviene a un convegno di Confcommercio con un chiaro richiamo alle responsabilità di governo nel momento in cui si sta giocando la lunga partita per convincere il responsabile del Mef ad allentare i cordoni della borsa e i vincoli di bilancio.
Tria dice che nella manovra "ci saranno interventi come il reddito di cittadinanza", il disegno "al di là dell’etichetta va in quella direzione. Negli anni successivi sarà aggredito l’Irpef". E assicura che sarà una "manovra di crescita ma che non crea dubbi sulla sostenibilità del nostro debito".
Il titolare di via XX Settembre spiega che "i famosi saldi che saranno presentati domani intendono dare un segno ai mercati" e che la manovra conterrà un "mix di politiche che mostri a tutti che bisogna avere fiducia nell’Italia e nella crescita", ribadendo che "bisogna stare attenti perché se uno chiede troppo, quello che guadagna lo perde in termini di pagamento degli interessi". E questo, scandisce, è nell’interesse soprattutto degli italiani "che hanno messo i loro risparmi nei titoli del Tesoro".
"Siamo appena partiti con il percorso di riduzione del rapporto debito-Pil", rileva Tria, sottolineando che "il primo impegno della manovra è impedire un aumento della pressione fiscale e quindi disinnescare le clausole Iva". Nella manovra, inoltre, "ci stiamo muovendo per interventi di riduzione fiscale che andranno a favore il primo anno delle imprese medio piccole che vanno sotto l’etichetta flat tax per andare incontro ai minimi".
Quanto alle pensioni, "bisogna toccare le difficoltà di applicazione della legge Fornero". "Bisogna accelerare l’uscita dalle imprese di personale molto anziano per fare entrare giovani con competenze diverse, perché c’è un problema di competenze" dice il titolare di via XX Settembre.
Tutte le misure della manovra saranno attuate "in modo consapevole, con gradualità e in modo coordinato, nella stabilità finanziaria" assicura il ministro, aggiungendo che "bisogna eliminare il differenziale di crescita tra l’Italia e l’Ue che esiste da 10 anni, costante. Ci proponiamo nel primo anno di dimezzare questo differenziale per poi azzerarlo negli anni a venire”.
Il governo punta a “più investimenti pubblici” e in questa cornice ci saranno interventi: “Stiamo studiando misure importanti per accompagnare le amministrazioni pubbliche nei progetti".
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