Cerca

verso le regionali

Centrosinistra, Fico pronto all’investitura

Centrodestra in ritardo: nel totonomi Sangiuliano, Trombetti e Nicoletti

Centrosinistra, Fico pronto all’investitura

NAPOLI. Prove tecniche di Campo Largo, dove non si annuncia facile la coesistenza di alcune componenti. Dopo l'intesa tra Vincenzo De Luca e il Pd, Roberto Fico veleggia verso l'investitura a candidato. Una designazione per la quale manca ormai solo l'ufficialità, attesa a breve, per l'avvio formale della campagna elettorale. Per siglare la pax del centrosinistra, dovranno però incastrarsi alcune pedine. Una è la contropartita per il governatore uscente, che chiede alcune garanzie al Nazareno. Oltre al completamento dei progetti in itinere, l'accordo potrebbe passare anche per uno o due assessorati deluchiani, in un'eventuale giunta.

Ma in ballo ci sono diverse variabili. Tra queste, la compatibilità politica tra De Luca e i 5 Stelle, un tempo acerrimi avversari. Per rendere meno impervio il percorso, al candidato in pectore giungono segnali di pace da aree vicine al governatore uscente. «I socialisti spiega Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi hanno sempre sostenuto l'idea di ripartire dall'esperienza De Luca e di allargare al modello di Napoli, interpretato da Gaetano Manfredi. Altri pensavano fosse tattica, era politica. La stessa che oggi ci spinge a chiedere un vertice del centrosinistra per definire percorsi, programmi idee». Maraio parla dalla Summer School del Psi, in corso a Ostuni. E premettendo che «non è il tempo di ragionare sui nomi ma sulle alleanze e le cose da fare», sottolinea che «Fico interverrà alla nostra scuola, è evidente che c'è grande stima». Michele Tarantino, segretario regionale del Psi Campania, aggiunge: «Ora il tavolo di coalizione, si deve definire il perimetro e, soprattutto, le cose da fare». Un'ulteriore apertura al M5s viene da Marco Sarracino, deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale Pd.

Intervenendo a Benevento alla conferenza programmatica sulle aree interne della Campania organizzata dai dem, il parlamentare accoglie una proposta lanciata nei giorni scorsi dal consigliere regionale pentastellato Michele Cammarano, presidente della commissione Aree interne della Regione. «A livello nazionale afferma Sarracino stiamo portando avanti una battaglia durissima contro una destra che ha scientemente scelto di abbandonare le aree interne del Paese. Lo vediamo con i tagli, con le scelte sbagliate, nell'assenza totale di una visione. Noi, al contrario, vogliamo valorizzare questi territori, affrontando con misure straordinarie quella che è una vera emergenza nazionale: l'esodo silenzioso di migliaia di ragazze e ragazzi costretti ogni anno a lasciare la propria terra per cercare altrove quello che qui manca. Per questo sostengo con convinzione la proposta di istituire un assessorato alle aree interne nella prossima consiliatura regionale in Campania: uno strumento concreto per dare finalmente priorità a chi vive in questi territori».

Sulla questione non dovrebbe essere difficile trovare una sintesi dall'area deluchiana. Purché i patti siano chiari e si rispettino. Un avvertimento giunge infatti dal deputato dem Piero De Luca. «Stiamo lavorando dichiara a margine della conferenza programmatica per non disperdere il lavoro straordinario fatto in questi dieci anni in Regione Campania. Guai a bruciare il patrimonio di risultati ottenuti, prima delle logiche di partito prevalgano gli interessi di comunità, territori e cittadini. Abbiamo creato le condizioni di dialogo per avviare un percorso di confronto programmatico partendo dai risultati ottenuti e dagli investimenti in atto, e sulla base di ciò ci metteremo intorno al tavolo per costruire l'agenda di governo della Regione per i prossimi dieci anni. All'esito di questo lavoro programmatico, insieme alle forze politiche e sociali, ad associazioni e sindacati, sono fiducioso che riusciremo a trovare una figura in grado di rappresentare il centrosinistra e non consegnare la Campania al centrodestra».

CENTRODESTRA ANCORA IN RIFLESSIONE. Nel centrosinistra sembra delinearsi una candidatura di Roberto Fico, ma nel centrodestra il nome per le Regionali è ancora un rebus. Un primo ritardo che pone la coalizione in svantaggio rispetto all'avversario. Elemento che, unito a sondaggi non favorevoli, complica la partita candidature. Soprattutto per l’idea di lanciare in mischia personalità del governo. Un'accelerazione, comunque, potrebbe esserci la prossima settimana. Il presidente di "Noi moderati", Maurizio Lupi, da Padova annuncia che «lunedì, come coalizione, daremo indicazione del candidato alla presidenza della Regione Veneto». Nel risiko del centrodestra, il Veneto è considerato legato alla Campania.

Lo sblocco dell'impasse in quella regione, potrebbe innescare un effetto domino. E in breve consentire di chiudere anche il dossier campano. Al momento, però, sono tutte congetture. Lo stallo nel centrodestra continua, e il totonomi ripropone opzioni già emerse nelle scorse settimane. Resta in piedi, ad esempio, la carta dell'ex ministro Gennaro Sangiuliano. Fresco di nomina da corrispondente Rai a Parigi, per lui non sono mai tramontati i rumors di un rientro in politica. A detta di molti, Sangiuliano è destinato a un ritorno dalla porta principale, ovvero in Parlamento. Ma in questo percorso di avvicinamento, non si scarterebbe un passaggio alla Regione.

La sua area di riferimento, Fratelli d'Italia, ufficialmente però resta ferma sul nome di Edmondo Cirielli. Un candidato di bandiera, cui il partito di maggioranza relativa non può rinunciare, per questioni anche tattiche. Il partito di Giorgia Meloni non può evitare di marcare il territorio, parlando di una grande regione come la Campania. Poi si vedrà, quando si faranno davvero i giochi. In tal direzione, l'ipotesi Sangiuliano non è mai evaporata.

Ma in campo ci sono anche delle alternative. E orbitano ancora nella società civile. Tra i papabili ci sono infatti due volti legati al mondo accademico. Uno è Guido Trombetti, ex rettore della Federico II, già assessore regionale e vicepresidente nella giunta di centrodestra targata Caldoro. Trombetti è stato contattato da emissari della coalizione, per sondare una disponibilità. Un altro nome gettonato è quello di Gianfranco Nicoletti, rettore dell'Università della Campania "Luigi Vanvitelli", chirurgo plastico di formazione. Le possibilità ci sono, ma il tempo stringe.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori