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23 Luglio 2025 - 08:44
Salvini, Meloni e Tajani
NAPOLI. Per sbloccare lo stallo sulle candidature alle Regionali di Veneto e Campania, il centrodestra si affiderà a sondaggi mirati su una serie di nomi. I leader nazionali hanno scelto un metodo a cui si affidava spesso Silvio Berlusconi. La linea emerge all'indomani del vertice fra Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi, una cena a casa della premier chiusa senza annunci. Anche se c'è l'impegno a rivedersi la prossima settimana.
Intanto, nell'impasse continua a imperversare il totonomi. Tra le tante ipotesi, si assiste ad un curioso “derby dei rettori”. Alle figure, già emerse da settimane, di Guido Trombetti e Gianfranco Nicoletti, si affianca ora un volto a sorpresa. L'outsider, secondo alcuni rumors, sarebbe l'attuale vertice della Federico II, Matteo Lorito. Il rettore è da sempre considerato vicino al sindaco Gaetano Manfredi, ma non mancano voci che ne quotano l'ascesa nel borsino del centrodestra.
Un po' come accadde oltre a Trombetti, a lungo considerato di area progressista, ma chiamato nel 2014 a far parte della giunta di Stefano Caldoro. Per la Campania restano in pista anche altri nomi, come Giosy Romano, nominato dal governo coordinatore della struttura di missione Zes unica, dopo aver corso alle Politiche 2018 con Forza Italia e sostenuto cinque anni fa Vincenzo De Luca. A vederlo di buon occhio oggi è la Lega. Come pure non tramonta l'idea Edmondo Cirielli.
Il viceministro degli Esteri ha confermato la propria disponibilità, «ma se si dovesse trovare un'altra figura, in grado di raccogliere più consensi, sarei il primo a sostenerlo». In un’intervista al Tempo, Cirielli ribadisce: «Farò quello che mi dirà Giorgia Meloni. Nessuno ha preteso alcuna candidatura, ne' ho mai sgomitato per una poltrona. Con spirito di servizio, ho solo dato una disponibilità al centrodestra, a FdI e soprattutto alla mia Regione».
«Stiamo valutando - spiega il viceministro -, in base ai sondaggi, quale possa essere il profilo più forte per battere la sinistra». Anche Forza Italia e Noi Moderati si sono espressi favorevolmente alla sua discesa in campo: «Mi fa molto piacere questo attestato di stima, ma la decisione dovrà essere presa da tutto il tavolo di coalizione».
Dinanzi alla possibilità che la Lega apra a un profilo civico come Giosy Romano, Cirielli appare freddo: «Di ufficiale non c'è nulla. Sono tutte indiscrezioni. La Lega mi risulta non abbia dato alcuna indicazione. Giosy Romano ha sostenuto alle ultime europee Fitto, ma non è il profilo indicato da Fd'I. II nostro partito non lo ritiene idoneo per una candidatura apicale. Ciò non vuol dire che non lo considera un professionista valido o un buon presidente della Zes. Se vuole candidarsi come consigliere siamo tutti d'accordo. Chi ha collaborato in passato con De Luca, o meglio è stato un suo alfiere, però, non può rappresentare quel cambiamento, che auspichiamo da anni».
In definitiva, secondo Cirielli «bisogna fare presto, è un problema perdere tempo prezioso. Neanche la sinistra, comunque, ha ancora trovato il suo candidato. Fino a ieri hanno avuto De Luca che era contro il Pd di Schlein e quei Cinque stelle che ora dice di sostenere».
Intanto Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia, si mostra ottimista: «In Campania il bruco è diventato crisalide, attendiamo la nascita della farfalla. Il vertice di ieri tra i leader segna un passo in avanti sostanziale per l'individuazione del candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra. Si sono ribadite le ragioni dello stare insieme e si è graduato il tempo della scelta in relazione al momento, ancora non determinato, di quando si andrà al voto. Penso che ci siano le condizioni per arrivare alla scelta migliore, senza fretta e senza sosta».
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