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verso le regionali
13 Settembre 2025 - 08:46
NAPOLI. «Lo spettacolo delle regionali è agghiacciante. Le regioni andrebbero abolite perché sono centri di potere, di malaffare, di clientela. La media del voto degli ultimi anni è stato il 45 per cento, gli italiani sono disgustati da quello che vedono. Dove ci sono candidati votabili li sosterremo, ma come si fa a votare una coalizione che va da Fico a Mastella al figlio di De Luca e al figlio di Giggino la purpetta?». A dirlo nel corso della trasmissione Agorà su Raitre è il leader di Azione, Carlo Calend.
«Continuo a dire che noi non saremmo mai stati nel campo largo, perché gli elettori ci hanno messo nel centro a fare un’opposizione che non non è ideologica. Il Paese ha bisogno di un centro moderato e pragmatico ed è quanto abbiamo detto ai liberaldemocratici del Pd: venite con noi a costruirlo» sottolinea. E in un’intervista al Foglio, Calenda spiega: «Penso serva un un fronte repubblicano contro gli estremismi. Una coalizione con noi, Fi e quel pezzo di Pd che non ne può più del massimalismo. Potremmo prendere più del 20 per cento, e a quel punto nessuno potrebbe governare senza di noi: né la Meloni, né il Pd».
E sulle possibili alleanze per le elezioni locali, in particolare sulla corsa a sindaco a Milano nel 2027, ha detto: «Per noi è giusto e normale parlare con Fi, con la quale su molte cose la pensiamo allo stesso modo, ma restiamo fuori dai due poli, mentre, almeno per ora, Tajani ha fatto una scelta diversa. Poi è chiaro che se loro presentano a Milano un candidato civico che ci piace, mentre la sinistra sceglie un profilo massimalista, vedremo cosa fare».
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