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lettera dal palazzo

Gentiloni adesso è pronto a scendere in campo

Crescono tra i democratici malumori e proteste e si fa strada l’ipotesi di una sostituzione al vertice

Gentiloni adesso è pronto a scendere in campo

Crescono nei sondaggi i consensi per la coalizione di centrodestra e in particolare per Giorgia Meloni. Parallelamente diminuiscono i consensi per il Pd e si allontana la possibilità di un sorpasso di questo partito nei confronti di Fratelli d’Italia.
Alla luce di questi dati crescono tra i democratici malumori e proteste e si fa strada l’ipotesi di una sostituzione al vertice dell’attuale segretaria Elly Schlein.
Una simile situazione ha avuto una duplice conseguenza: in primo luogo ha aperto una sorta di corsa alla segreteria e, poi, ha aperto un fronte contro colui che veniva considerato il naturale successore della Schlein vale a dire il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
 A Bonacina viene rimproverata una eccessiva accondiscendenza nei confronti della segreteria mentre si pensava che l’avrebbe duramente combattuta. Spuntano così nomi nuovi per la successione.
In questo contesto hanno suscitato sorpresa le dichiarazioni di Paolo Gentiloni, ex presidente del Consiglio e commissario europeo.
 Sino ad ora Gentiloni, che è considerato per il suo passato e per la stima di cui gode un punto di riferimento, ha sempre respinto l’ipotesi di assumere carughe di partito. Improvvisamente, ora, ha preso posizione criticando la Schlein che probabilmente per placare gli ardori dell’opposizione, ha assunto una posizione di dura contestazione verso la Meloni lasciando intendere di porsi come candidata alla guida del governo. A parere di Gentiloni  i tempi non sono maturi per una operazione di questo tipo.
 Gentiloni sembra quasi volersi muovere in controtendenza rispetto alla posizione  del partito poiché è dell’opinione che i tempi non debbano essere forzati, in quanto non considera il Pd in grado di assumere al momento responsabilità di governo in contrasto con coloro che vorrebbero attaccare la Meloni e la sua coalizione con maggior vigore rispetto alla linea della come con alla testa guida da Gentiloni.
 Non sappiamo quali sviluppi potrebbe avere la guidata situazione con uno scontro tra il centrodestra e una coalizione di centrosinistra guidata da Gentiloni.
 È certo però che la Meloni si troverebbe in una condizione molto meno favorevole di quella in cui si trova  dovendo fronteggiare una coalizione di centro sinistra con alla testa la Schlein.

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