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verso le regionali
30 Settembre 2025 - 08:57
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani
NAPOLI. Un candidato civico per intercettare l’elettorato moderato e rilanciare la sfida del centrodestra in Campania. È la linea tracciata dal vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che ha colto l’occasione per rivolgersi anche a chi, nel centrosinistra, si sente a disagio. «C’è malcontento nel centrosinistra campano – ha detto – perché c’è uno spostamento a sinistra. Noi siamo pronti a offrire simbolo e liste a chi vuole continuare a essere centrista e non intende seguire una politica di estrema sinistra».Tajani ha richiamato la tradizione cattolica della regione: «La Democrazia cristiana ha rappresentato una parte importante della storia politica della Campania, patria di De Mita, Mastella, Gargani. Se questo mondo viene offeso da scelte che non ne tengono conto, occorre proporre un presidente non espressione di partito, capace di unire e di far vincere un centrodestra allargato».
Il dibattito sulle candidature agita l’intera coalizione. Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia, ha chiarito che l’impegno dovrà essere totale: «La candidatura è un viaggio di sola andata. Se fossi candidato e non dovessi vincere, mi dimetterei da parlamentare europeo per restare in Consiglio regionale».Dal senatore Francesco Silvestro è arrivato un messaggio di entusiasmo e di unità, dopo la festa nazionale di Telese: «Forza Italia è una comunità radicata nei territori, cresce e si propone di diventare il primo partito della coalizione in Campania. I moderati che non si riconoscono più nel centrosinistra trovano spazio solo in Forza Italia, che rimane l’unico vero partito di centro».
A rafforzare il gruppo è arrivata l’adesione del consigliere comunale Demetrio Paipais, fuoriuscito dal gruppo Manfredi sindaco per le critiche alla candidatura di Roberto Fico. «Accogliamo con entusiasmo Paipais – ha detto la capogruppo di Forza Italia – certi che il suo contributo sarà importante». Soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere Salvatore Guangi e dal senatore Silvestro, secondo cui «la sua presenza conferma la crescita e il radicamento del partito».Nel frattempo, dal fronte centrista è arrivato l’appello di Amedeo Laboccetta, presidente di Polo Sud, che si è rivolto direttamente a Giorgia Meloni: «Occorre dare subito indicazioni chiare al centrodestra campano per ridare fiducia e contenere il rischio di un danno politico. Soffia forte il vento dell’astensionismo e serve un segnale immediato».
Sul versante opposto, il leader di Azione Carlo Calenda ha puntato il dito contro le divisioni nel centrosinistra, con parole durissime: «Fico odia De Luca, De Luca odia Manfredi, Fico odia Renzi. Questa non è politica, è un merdaio. La gente non va più a votare perché vede questa roba».Un quadro complesso, dunque, in cui la Campania si conferma terreno decisivo per gli equilibri nazionali. Il centrodestra deve sciogliere il nodo del candidato, mentre Forza Italia lavora per rafforzare la propria posizione come perno moderato della coalizione. Tajani punta a valorizzare l’eredità democristiana, Martusciello chiama a un impegno senza ritorno, Silvestro rivendica il radicamento nei territori e l’ingresso di nuove forze come Paipais segna un rafforzamento in Consiglio comunale.Con il tempo che stringe, la decisione sul nome da schierare alle regionali diventa ogni giorno più urgente.
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