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Centrodestra all’ultima curva

Cirielli resta in pole ma Forza Italia pensa a una riapertura a un nome civico o di centro

Cirielli: «Candidarmi? Solo se vincente per i sondaggi»

NAPOLI. Era atteso per ieri, dopo il trionfo del centrodestra in Calabria, l’annuncio ufficiale della candidatura di Edmondo Cirielli alla presidenza della Regione Campania. Ma la fumata bianca non è arrivata. Il dossier resta aperto e le prossime ore saranno decisive. In mattinata, prima ancora dei risultati calabresi, il capogruppo dei senatori azzurri, Maurizio Gasparri, aveva fissato il perimetro politico: «Siamo più propensi all’allargamento verso la società civile, ma quella di Cirielli è una delle ipotesi possibili» aveva dichiarato a Ping Pong su Rai Radio1, sottolineando che «non discutiamo di sconfitte, siamo in campo per vincere». Poi è arrivata la voce di Antonio Tajani, rafforzata dall’exploit elettorale di Forza Italia in Calabria, dove il partito si aggira intorno al 18% con la lista del presidente Roberto Occhiuto intorno al 14.

«Che Forza Italia cresca è un bene per tutto il centrodestra ha detto il vicepremier a La7 dobbiamo allargarci al centro, a destra ci sono Fratelli d’Italia e Lega, noi siamo stabilmente la seconda forza politica della coalizione. Non è una questione di poltrone ma di politiche: vogliamo che i nostri contenuti siano determinanti nell’azione di governo». Un messaggio chiaro: gli azzurri spingono per un candidato di profilo civico, capace di attrarre mondi moderati. Una direzione che trova consenso anche in Campania, dove commenta Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia,«la vittoria straordinaria in Calabria indica una direzione. Possiamo tornare ad essere il primo partito del centrodestra. Con un candidato di centro si può battere il candidato dei Cinque Stelle. Possiamo provarci anche in Campania».

Intanto, nel campo di Fratelli d’Italia, la macchina elettorale è già in moto. Si lavora alla composizione delle liste, in tutto sei: FdI, Forza Italia, Lega, Noi Moderati dove Mara Carfagna sembra incontrare ancora qualche difficoltà la lista Rotondi e la lista del presidente. Cirielli, consapevole che «senza centro non si vince», secondo indiscrezioni, avrebbe già contattato Clemente Mastella, Giuseppe Sommese e Giovanni Mensorio per costruire un’area di sostegno più ampia. Ma il tempo stringe, e quella che doveva essere la giornata della proclamazione rischia di trasformarsi in un nuovo round di trattative. La variabile del candidato civico resta dunque aperta, e il modello calabrese dove la crescita di Forza Italia e l’allargamento dell’alleanza hanno portato al successo potrebbe diventare il paradigma per la sfida campana.

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