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Il vertice internazionale

Dialoghi Mediterranei, è gelo tra i ministri israeliano e palestinese

A Palazzo reale la conferenza annuale promossa dalla Farnesina: l'Italia con Tajani prova a mediare, resta la distanza

Dialoghi Mediterranei, è gelo tra i ministri israeliano e palestinese

Antonio Tajani

NAPOLI. «Già è importante che partecipino entrambi allo stesso evento, per la prima volta dal cessate il fuoco. Che siano qui significa che qualche cosa sta accadendo» dice speranzoso il ministro Antonio Tajani. Ma è gelo tra i ministri di Israele e Autorità nazionale palestinese, Gideon Sa'ar e Varsen Aghabekian, entrambi a Napoli per l'undicesima edizione dei Dialoghi Mediterranei, promossi da Ispi e ministero degli Esteri.

Nelle sale di Palazzo Reale i due si sono incrociati, senza tuttavia incontrarsi. «Incontrerò il ministro Sa'ar quando Israele rispetterà i miei diritti, come essere umano e come Stato, quando ci saranno un percorso e un dialogo di pace. Tutto questo ad oggi non c'è e quindi non lo vedrò» spiega la ministra palestinese. «Non avevo sentito questa dichiarazione» replica a distanza il ministro di Benyamin Netanyahu.

«Ma - aggiunge l'israeliano - posso darle un consiglio: l'Anp deve smettere di incoraggiare il terrorismo». Sa'ar accusa Hamas di «violazioni dell'accordo», perché trattiene ancora a Gaza i corpi degli ultimi 19 ostaggi morti. E gli intima di farlo «immediatamente».

Ai mediatori, Sa'ar chiede invoca «il disarmo, previsto dal piano Trump». Cerca di mediare Tajani, padrone di casa. L'Italia «crede nell'Anp, un'autorità molto seria» afferma il titolare della Farnesina, pur precisando che vada rinnovata. «Credo che - sottolinea Tajani - il viaggio di Abu Mazen in Italia, il 7 novembre, sia un buon messaggio».

Preceduta da alcuni Tavoli a porte chiuse del 15 ottobre, la conferenza si è aperta ufficialmente ieri. La sessione istituzionale di apertura ha visto l’intervento del ministro degli Affari Esteri italiano e del presidente dell’IspiI, Franco Bruni. I Dialoghi Mediterranei costituiscono la principale iniziativa di diplomazia pubblica della Farnesina.

Dal 2015 riuniscono, con cadenza annuale, rappresentanti politico-istituzionali di primo livello, funzionari, esperti, analisti ed esponenti della società, dell’economia e dei media per discutere di alcuni dei temi fondamentali per il Mediterraneo e per migliorare la cooperazione intra-regionale.

L’evento mira a favorire un dibattito aperto e informale di alto livello sulle sfide del Mediterraneo allargato, al fine di evidenziare la centralità di quest’area strategica per la politica estera dell’Italia e definire una “Agenda positiva” per il rilancio della regione. L’edizione di quest’anno si tiene eccezionalmente a Napoli, in collaborazione con il Comitato Nazionale Neapolis 2500

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