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Sangiuliano rompe gli indugi: «Mi candido, sarò capolista di FdI»

L'ex ministro della Cultura: «C'e' da riprendere un discorso, né rivalsa né riscatto. Manfredi? Ci stimiamo molto»

Sangiuliano rompe gli indugi: «Mi candido, sarò capolista di FdI»

Gennaro Sangiuliano

NAPOLI. L'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in una intervista al "Corriere della Sera" spiega di aver accettato «l'invito che mi e' venuto dai vertici di Fratelli d'Italia: guidero' la lista al Consiglio regionale della Campania. Vorrei riprendere un discorso con i miei concittadini. Sono napoletano, nato nel centro storico, quartiere San Lorenzo. Qui ho fatto tutte le scuole, l'universita' e il dottorato in Diritto con un grandissimo professore: Sandro Staiano, notoriamente di sinistra, ma di grande valore», aggiunge l'ex ministro. «La cosa - continua - ha iniziato a prendere forma la scorsa primavera. Ne ho parlato con persone a me particolarmente amiche: Giovanni Donzelli, Ignazio La Russa e Arianna Meloni. E ne ho discusso anche con il candidato governatore del centrodestra, Edmondo Cirielli, che stimo molto».

Molti, dopo le dimissioni da ministro, pensavano che la sua carriera politica fosse finita: «C'e' da riprendere un discorso, parlare della qualita' della vita di tutti. Non c'e' ne' rivalsa ne' riscatto. I fatti mi hanno dato ragione: ci sono gia' verita' giudiziarie emerse. Voglio fare il consigliere della Campania, al servizio dei miei concittadini. Da ministro avevo gia' attivato molti interventi per Napoli, tra cui il recupero dell'Albergo dei poveri, uno degli edifici piu' grandi d'Europa, voluto da Carlo III di Borbone. E' abbandonato da anni, ma esiste un progetto finanziato dal ministero con 300 milioni, concordato con il sindaco Gaetano Manfredi, che conosco dai tempi dell'universita'. Ci stimiamo molto».

Quanto a possibili attacchi da opposizione e Usigrai per questa sua discesa in campo Sangiuliano precisa: «Mi sono gia' difeso citando l'articolo 51 della Costituzione: la partecipazione alla vita politica è un diritto democratico. In Rai ci sono stati molti colleghi che hanno fatto politica: Badaloni, Marrazzo, Giulietti, Ravaglioli, genero di Andreotti. Tutte persone di valore. Forse perche' sono di destra non dovrei avere questo diritto? Ma non voglio fare polemica: ci sono le leggi, e si applicano». E sulle persone che gli sono state vicino in questo anno complicato dichiara: «Tante. Giuseppe Conte e Andrea Orlando, per esempio. Sono avversari politici, ma hanno compreso il lato personale della vicenda. Poi Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri, a cui voglio molto bene. E persino Marco Travaglio e' stato solidale».

In Campania Sangiuliano potrebbe avere come competitor anche Maria Rosaria Boccia, pronta a correre con Bandecchi: «Non dico nulla. Ho molta fiducia nella magistratura italiana. Basterà attendere che la giustizia faccia il suo corso» chiosa Sangiuliano.

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