Speciale elezioni
il dibattito politico
08 Novembre 2025 - 13:08
"Le patrimoniali ricompaiono ciclicamente nelle proposte della sinistra. È rassicurante sapere che, con la destra al Governo, non vedranno mai la luce". Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
A stretto giro il commento di Nicola Fratoianni, leader di Si, ospite di Start, su Sky Tg24. "Con la destra al governo aumentano le persone in povertà, aumentano tra il 2023 e 2024 addirittura di un milione, poco più, gli italiani e le italiane che rinunciano a curarsi, perché non se lo possono più permettere. Non è rassicurante sapere che gli stipendi di questo Paese, unico caso in Europa da trent'anni, sono sostanzialmente fermi, mentre il costo della vita continua ad aumentare", dice Fratoianni.
"C'è poco da fare, non è questione di collocazione, di schieramento politico, tanto meno di ideologia, basterebbe andare in giro e parlare con le persone in carne ed ossa, persone che lavorano, non parlo dei lavoratori e delle lavoratrici poveri, quelli per cui servirebbe una misura come il salario minimo, ma della grande maggioranza degli italiani e delle italiane che vedono lo stipendio fermo e il costo della vita andare velocissimo. Come si fa a campare in questa condizione? I dati ci dicono che si fa in modo sempre più difficile", conclude.
"Meloni scrive che 'con la destra al governo mai patrimoniali'. La realtà è che il governo Meloni ha aumentato la pressione fiscale al 42,8%. Chi paga? Sempre gli stessi: lavoratori e pensionati. La destra difende i ricchi e ha abbandonato i poveri, che anno dopo anno sono sempre più poveri", afferma in una nota Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce Europa verde.
"La povertà assoluta in Italia - prosegue - ha raggiunto la cifra scandalosa di 5,7 milioni di persone. E con il governo Meloni le persone che hanno rinunciato a curarsi sono arrivate a 1,3 milioni, passando da 4,5 milioni a 5,8 milioni. In Italia ci sono 62 super-ricchi con un patrimonio complessivo di 200 miliardi di euro. Perché chi è super-ricco non deve dare un contributo per sostenere la sanità pubblica e aumentare stipendi e pensioni che sono tra i più bassi in Europa? Noi siamo dalla parte dei poveri e del ceto medio. Meloni è dalla parte dei super-ricchi e difende un sistema che è sempre più ingiusto dal punto di vista sociale. Del resto, lei ha già detto no - insieme a Trump - alla tassa minima globale sulle grandi multinazionali".
"Meloni sostiene che sulle tasse il suo governo è quello più rassicurante. Forse per banche e giganti del web americani - scrive sui social il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte - Se parliamo di famiglie e imprese italiane Meloni ha stabilito il record di pressione fiscale degli ultimi 10 anni, ha aumentato accise, Iva. Tutto. Le ho anche consegnato un libro sulle tasse che hanno aumentato, lo ha letto? Di fronte a 25 miliardi di tasse che si son mangiati il potere d'acquisto pensa di cavarsela buttandola in caciara e dando 2 euro al mese ai lavoratori?".
Secondo quanto emerge da un sondaggio realizzato da Izi, azienda di analisi e valutazioni economiche e politiche, presentato ieri mattina nel corso della trasmissione l'Aria che Tira condotta da David Parenzo su La 7, la stragrande maggioranza degli elettori italiani, quasi l’84%, è favorevole all’introduzione di un'imposta sui super patrimoni.
La 'Mamdani tax' è dunque un provvedimento di redistribuzione della ricchezza che convince la stragrande maggioranza degli italiani, a prescindere dall’orientamento politico. Alla domanda sull'opportunità di introdurre una tassa sui super patrimoni da oltre 10 milioni di euro, una tantum, l’83,8% degli italiani si dice favorevole e il 16,2% contrario.
Andando poi a vedere le scelte degli elettori secondo il voto, il risultato si discosta leggermente dalla media: tra coloro che si riconoscono nei partiti di governo l’81,4% è favorevole alla patrimoniale, mentre tra chi vota i partiti di centrosinistra (Pd, M5s e Avs) l’84,5% dice sì alla tassa sulla ricchezza.
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