Speciale elezioni
il dibattito
20 Novembre 2025 - 09:58
Quando, durante il periodo cupo del Covid, ebbi da presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti un’aspra polemica con Vittorio Feltri dopo alcune sue espressioni inaccettabili nei confronti dei napoletani e del Sud, preferii tenere fuori i colleghi evitando di scrivere ai quotidiani. Ugualmente la forza del contenuto determinò viralità .Ci proverò anche stavolta a cercare il vento dei social, ma la mia battaglia per la centralità della mediazione giornalistica non può, cari direttori, rinunciare ad affidare anche a Voi, sommessamente, alcune considerazioni ed istanze. E’ evidente che sia giusto - lo dico da collega che non vive sulla Luna - raccontare soprattutto la contesa Fico-Cirielli. Ma è altrettanto giusto dire che il nostro sistema bipolare, o meglio drammaticamente polarizzato, si è ridotto a un campionato di volo degli stracci. Non solo: data la differenza di vedute fra chi sta forzosamente insieme, dopo il lanciafiamme di deluchiana memoria, chi vincerà dovrà dotarsi di una paletta da vigile urbano per regolare il traffico dei diversi interessi e obiettivi (rubo questa battuta al candidato presidente di PER, Nicola Campanile).
Ci siamo per questo preoccupati non solo di offrire un’alternativa per il 23 e 24 a chi inutilmente - pure per se stesso - sarà maggioranza, ovvero gli astensionisti avviliti dallo scenario. Ma ci siamo premurati di offrire anche una occasione nuova di speranza politica che parta dal 25 novembre. Inutile fare esempi dei conflitti stridenti tra apparenti sodalizi che rispondono solo a necessità elettorali piuttosto che a quelle dei cittadini. Li avete raccontati benissimo. E sono questi che allontanano i cittadini dalle urne. Quel che mi preme sottolineare, poiché non del tutto messo in luce, è l’esistenza della possibilità di una "terza via". Tv e giornali da sempre danno spazio a ciò che oscilla tra terzo polo e campo largo. Mi permetto di osservare che con la rinuncia di Calenda ad esserci in Campania, e la scelta dei renziani di andare, in contraddizione con la storia politica recente, col contiano Fico, quello spazio politico è occupato solo da PER, ovvero dalla lista che unisce l'esperienza ormai conosciuta e apprezzata di Per le Persone e le Comunità e quella del partito nazionale Insieme, fondato da Stefano Zamagni.
E invero questa mi sembra una notizia che peraltro promette sviluppi, in quanto pensiamo di essere laboratorio nazionale di un rinnovato proporsi del cattolicesimo democratico. La proposta di PER è anche una risposta concreta che a mio avviso va messa in adeguata evidenza. Una proposta laica, ispirata ai valori della Costituzione e della Dottrina sociale della Chiesa. E soprattutto libera, perché libere (e competenti) sono le persone che la portano avanti. Insomma l'alternativa c'è, non è un tango questa competizione regionale. L'attenzione mediatica rende e renderebbe giustizia all' impegno di centinaia di persone perbene che già da anni provano a vivificare una democrazia locale in stato quasi comatoso. Ovviamente lo diciamo ringraziando chi questa attenzione l’ha già data e chi la darà prima e dopo il voto, parteciparvi con una scelta sana per il cittadino è un modo per difendere se stesso.
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