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l'intervista
27 Novembre 2025 - 08:31
Giovanni Cimmino
NAPOLI. Giovanni Cimmino, responsabile provinciale di Fratelli d’Italia per il Turismo e le Politiche del Mare, analizza il voto regionale. «Il dato che più colpisce, ancor più dei risultati dei singoli partiti, è l’altissima astensione: il 60 per cento degli elettori campani non è andato a votare. È un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. A mio avviso, è il segno più evidente dell’incapacità del governo regionale di centrosinistra di coinvolgere i cittadini, di parlare davvero ai loro problemi e di offrire soluzioni concrete».
Nonostante ciò, Fratelli d’Italia registra una crescita importante…
«Assolutamente sì. Ed è doveroso dirlo: accanto alla delusione per l’astensionismo, c’è anche la grande soddisfazione politica di vedere Fratelli d’Italia crescere in Campania. A livello provinciale, la nostra candidata Ira Fele è risultata la più votata con circa 15mila preferenze: un risultato straordinario, che ha contribuito in maniera decisiva al successo della lista e all’elezione di altri due consiglieri».
Chi è Ira Fele e perché, secondo lei, ha convinto così tanti elettori?
«È una politica autentica, una donna che milita nel partito dal 1993 e che non ha mai smesso di lavorare sui territori. È intelligente, perbene, preparata, capace di ascoltare, soprattutto i giovani, che spesso non trovano punti di riferimento credibili nella politica. Ha presentato un programma concreto, serio, molto attento ai temi che stanno davvero a cuore ai cittadini: sanità pubblica, istruzione di qualità, cultura come leva di crescita, politiche sociali per le famiglie e per le fasce più fragili. E gli elettori hanno premiato proprio questo. I suoi consensi sono frutto esclusivo del suo lavoro, costruito giorno dopo giorno, senza scorciatoie e senza spinta dall’alto. Non è stata votata perché moglie dell’onorevole Michele Schiano. Prima delle elezioni, Schiano era presidente provinciale di Fratelli d’Italia, ma i voti ottenuti da Fele sono personali, meritati e conquistati sul campo grazie alla sua affidabilità e alla sua capacità di parlare alla gente con concretezza».
Come sarà composta la squadra del centrodestra in consiglio regionale?
«Oggi possiamo dire di avere una squadra forte, autorevole e competitiva. In consiglio regionale ci saranno l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, la nostra bravissima Ira Fele e il consigliere uscente Raffaele Pisacane. Parliamo di profili che conoscono la macchina amministrativa, che hanno esperienza e che sapranno rappresentare nel migliore dei modi tutte le province della Campania. Ma il dato politico più rilevante è un altro: l’intero centrodestra – Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega – porterà in aula 17 consiglieri d’opposizione. Una presenza importante, determinata e coesa».
Uno sguardo al quadro nazionale?
«Le Regionali degli ultimi anni ridisegnano un’Italia spaccata esattamente a metà: tre Regioni al centrodestra e tre al centrosinistra. Ma se guardiamo la gestione complessiva del territorio nazionale, la fotografia è chiara: il governo guidato da Giorgia Meloni ottiene una vittoria netta, con il triplo delle regioni amministrate dal centrodestra rispetto al centrosinistra. È un segnale politico di straordinario rilievo. C’è una parte del Paese che rimane ancora in mano alla sinistra, ma si tratta di una parte sempre più marginale, spesso più interessata a criticare che a costruire. Preferiscono attaccare la Meloni – stimata e apprezzata anche e soprattutto all’estero – invece di presentare proposte serie per affrontare i problemi reali».
Che valutazione dà del cosiddetto “campo largo”?
“Il famoso “campo largo” non è altro che una grande ammucchiata politica, un insieme eterogeneo e confuso che mette insieme Fratoianni, Bonelli, Conte, De Luca, Fico, Schlein e anche il nostro sindaco Manfredi della Città Metropolitana di Napoli. Vedremo cosa accadrà quando saranno chiamati a misurarsi su temi fondamentali come infrastrutture, sicurezza, sanità e politiche giovanili. Personalmente, credo che un’alleanza così fragile non possa reggere a lungo».
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