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LETTERA AI LETTORI

Una breccia del governo nella muraglia Anm+Dem & C.

La riforma della giustizia e la lotta all’immigrazione clandestina godono il sostegno della maggioranza degli italiani

Una breccia del governo nella muraglia Anm+Dem & C.

Cari amici lettori, qualcosa finalmente incomincia a muoversi nel conflitto fra il popolo e il governo che lo rappresenta da un lato e dall’altro quei magistrati che agiscono in nome del popolo e la sinistra che li sostiene.
Nel Consiglio Affari Interni dell’Unione Europea i governi hanno, infatti, approvato un accordo politico che introduce per la prima volta obblighi precisi per i cittadini extra-Ue irregolari, procedure accelerate e la possibilità di creare "return hub" (o centri di rimpatrio) in Paesi non membri. Il Consiglio ha anche dato il via libera all’accordo per la creazione della prima lista comune dei Paesi di origine (o di transito) dei migranti considerati “sicuri“. Sono stati anche indicati sette paesi “sicuri”, fra cui Sri Lanka ed Egitto, da cui proviene la maggior parte dei clandestini sbarcati negli ultimi tempi in Italia. La proposta è passata a maggioranza qualificata,ventitré su ventisette, con l’opposizione di Spagna, Grecia, Francia e Portogallo. Bisogna aspettare ancora solo qualche mese, dunque, poiché l’ultima parola spetta al Parlamento europeo, che dovrà decidere se confermare il cambio di rotta voluto dalla destra europea. In caso affermativo, non sarà più il giudice a decidere, caso per caso, se un determinato Paese di provenienza dell’immigrato è sicuro o no. La definizione sarà prevista direttamente dalla legge, con la nuova lista dei Paesi considerati sicuri.
Questa prima decisione europea, sollecitata da Italia e Danimarca, toglierà le munizioni all’arma preferita dai giudici “impegnati” per bloccare i rimpatri dei clandestini invasori, quella cioè del conflitto con la normativa europea.
Certo, il problema dell’invasione musulmana non sarà del tutto risolto e, inoltre, occorrono una legislazione e un controllo dell’Italia per arrestare gli arrivi e moltiplicare i rimpatri. Mi sembra, per esempio, molto opportuno disporre l’immediata remigrazione degli immigrati, ancorché muniti di permessi di soggiorno, denunziati per gravi delitti, come quelli contro la persona, quelli relativi alla illecita detenzione di droga, lo sfruttamento della prostituzione, la rapina e simili.
Ma il governo italiano ha dimostrato la sua efficienza in politica estera e di questo dobbiamo dare il merito a Giorgia Meloni. Anche se è vero che le attese della destra intransigente non sono soddisfatte, bisogna dare atto al governo e al suo capo che, dopo l’approvazione della legge sulla separazione delle carriere dei magistrati, questo è il secondo adempimento delle promesse elettorali. Dobbiamo renderci conto delle verità affermate dai proverbi: il mondo non è stato fatto in un solo giorno e chi va piano va sano e lontano. Bisogna avviare a soluzione un problema alla volta, altrimenti è il caos.
I politici e i magistrati nemici del governo (oggi, purtroppo, non li si può definire avversari) continueranno, certo, la loro battaglia in tutte le maniere ancora possibili. Ma gli ostacoli da loro innalzati potranno, alla fine, essere abbattuti, perché la riforma della giustizia e la lotta all’immigrazione clandestina godono il sostegno della maggioranza degli italiani, ivi compresa una considerevole parte degli elettori di centro sinistra.
Chi vivrà vedrà; ora, io spero finalmente di essere uno di loro.

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