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«Asse Milano-Napoli può essere fucina di cambiamento»

«Asse Milano-Napoli può essere fucina di cambiamento»

Sala e de Magistris, incontro a San Domenico. Il sindaco partenopeo: due città unite nella diversità 

NAPOLI. Un'asse tra due città «unite nella diversità» e «che rappresentano un motore forte dell'Italia», contro l'autonomia differenziata delle Regioni e per una maggiore attenzione sulle città. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris descrive il rapporto con il suo omologo milanese Giuseppe Sala, sancito da un incontro nel Complesso di San Domenico Maggiore a Napoli, visita che sarà «restituita» da de Magistris il prossimo 12 marzo a Milano. L'idea delle due iniziative è nata subito dopo i gravi episodi verificatisi prima e durante l'incontro di calcio Inter-Napoli dello scorso 26 dicembre: gli scontri all'esterno dello stadio e i cori razzisti al calciatore del Napoli Kalidou Koulibaly all'interno dello stadio Giuseppe Meazza. Da Napoli, spiega de Magistris, parte un «messaggio forte di due città diverse, due sindaci diversi che dialogano per costruire un'Italia unita nelle differenze e nelle diversità. Noi crediamo molto nella autonomia ma nella autonomia vera, cioè quella delle città, dei territori e dei popoli. Insieme abbiamo riflettuto e non riteniamo che la risposta giusta sia quella dell'autonomia differenziata delle Regioni».

ASSE MILANO-NAPOLI. «L'asse Milano-Napoli può essere una grande fucina di cambiamento. Io e il sindaco de Magistris siamo due sindaci coraggiosi che accettano la sfida di dire ai cittadini la verità perché interpretiamo il ruolo di sindaco come colui che deve spiegare le cose come stanno perché la gente riflette i propri bisogni sui sindaci». Lo ha detto il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala.

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