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De Magistris lancia la sfida nazionale: al lavoro per nome e simbolo

De Magistris lancia la sfida nazionale: al lavoro per nome e simbolo

Il sindaco di Napoli a Roma: non saremo né il quarto polo né il puzzle della sinistra, ma un laboratorio che in Italia non si è mai visto

NAPOLI. «Oggi abbiamo deciso di mettere in campo un progetto politico, una coalizione civica di liberazione, un campo largo senza fili spinati attraverso l'attuazione di principi costituzionali contro l'onda nera di razzisti e fascisti. Da domani dobbiamo lavorare per darci un luogo, un metodo, un nome e un simbolo». Lo ha annunciato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, chiudendo l'assemblea “#Oltreledisuguaglianze" al teatro Italia di Roma. Sul palco sono intervenuti esponenti del mondo civico, delle associazioni e dei movimenti, attivisti della Terra dei Fuochi, di No Tav Terzo Valico, del Baobab, di Emergency, realtà antirazziste e amministratori locali di tutta Italia. Sul palco del Teatro Italia si sono succeduti gli interventi del segretario nazionale di demA Enrico Panini, Claudio Sanita (rappresentante movimenti Piemonte), Cecilia Strada e Paolo Maddalena. Anche Pablo Iglesias, segretario di Podemos, ha inviato un videomessaggio all'assemblea convocata da de Magistris per provare a costruire insieme al progetto lanciato dal sindaco di Napoli «un'alternativa politica per un'Europa diversa, un'Europa sociale, un'Europa capace di restituire i diritti sociali alle persone». Quello lanciato da De Magistris sarà, come sostiene lo stesso primo cittadino partenopeo «un laboratorio che in Italia non si è mai visto, non il quarto polo, né il puzzle della sinistra. Costruiremo una convergenza di autonomie e con noi ci saranno solo persone con storie credibili, autonome, libere e coraggiose, che vengono dal Sud e dal Nord, che lottano per la giustizia, l'ambiente, i beni comuni, la libertà, la solidarietà, la fratellanza e la coesione. Vogliamo costruire l'alternativa dal basso al governo più a destra della storia Repubblicana. Adesso, non possiamo più tornare indietro. Sono certo - ha aggiunto il sindaco di Napoli - che saremo in grado di costruire un grande movimento che avrà come obiettivo quello di rimuovere ostacoli, che sarà  pronto ad avere risultati importanti con l'obiettivo di costruire un'Europa dei popoli, dei diritti e delle uguaglianze. Un'Europa che dia forza soprattutto a chi non ce l'ha».

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