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26 Dicembre 2018 - 17:01
Bufera per un tweet del ministro dell'Interno a poche ore dalle scosse di terremoto a Catania e all'indomani dell'omicidio del fratello di un collaboratore di giustizia a Pesaro
E' polemica per il tweet del ministro dell'Interno Matteo Salvini che questa mattina, a poche ore dalle scosse di terremoto a Catania e all'indomani dell'omicidio del fratello di un collaboratore di giustizia a Pesaro, ha postato la foto che lo immortala mentre addenta una fetta di pane e Nutella. ''Il mio Santo Stefano comincia con pane e Nutella, il vostro???'', ha scritto il vicepremier scatenando le critiche in Rete. ''Il mio inizia con il terremoto...'', gli ha risposto Pietro su Instagram. ''A Catania c'è stato un terremoto, a Pesaro il fratello di un collaboratore di giustizia è stato ucciso dalla 'ndrangheta, gli italiani tirano la cinghia e io voglio un politico che faccia il politico'', è un altro dei commenti.
Va all'attacco anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che scrive su Twitter: "La protezione dei pentiti e dei loro parenti è fondamentale per combattere le mafie". E poi sottolinea: "Il ministro degli Interni che si fa selfie demenziali, per distrarre l'attenzione ha paura e scappa dalle sue responsabilità". Mentre il deputato del Pd Michele Anzaldi scrive: "Salvini chieda scusa ai cittadini siciliani e si rechi subito a Catania, invece di farsi i selfie con la nutella. Si ripete la vergogna della notte di Ferragosto, quando i soccorritori cercavano i corpi sotto le macerie del Ponte Morandi a Genova e il leader della Lega festeggiava con una cena a base di pesce proprio in Sicilia".
Pietro Grasso, senatori di Liberi e Uguali, esorta Salvini a fare meno tweet: "Tu che hai fatto della sicurezza la priorità del Paese e del tuo programma di Governo frequenta l’ufficio e prenditi le tue responsabilità: meno tweet e più dossier, la sicurezza dei cittadini dipende anche dalle tue decisioni”. Per i Verdi, "Salvini non può più rimanere al suo posto, deve rimettere il mandato di ministro degli Interni", dicono i coordinatori Elena Grandi e Matteo Badiali. "Se vuole faccia pure il ministro dei selfie e lasci il suo ruolo a qualcuno più preparato e competente", concludono, "le sue dimissioni sono un atto di igiene politica".
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