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31 Dicembre 2018 - 21:36
Il discorso di fine anno del Presidente: non dobbiamo avere paura dei buoni sentimenti, sicurezza solo se c'è rispetto
ROMA. "La sicurezza c'è se tutti si sentono rispettati". Nel tradizionale discorso di fine anno, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tocca molti temi dell'attualità politica senza nascondere i problemi, ma lanciando anche un messaggio di ottimismo. "Molte sono le questioni che dobbiamo risolvere", spiega Mattarella, che cita «la mancanza di lavoro che si mantiene a livelli intollerabili. L'alto debito pubblico che penalizza lo Stato e i cittadini e pone una pesante ipoteca sul futuro dei giovani. La capacità competitiva del nostro sistema produttivo che si è ridotta. Le carenze e il deterioramento di infrastrutture. Le ferite del nostro territorio. Dobbiamo aver fiducia in un cammino positivo. Ma non ci sono ricette miracolistiche". Riguardo la manovra, il Capo dello Stato spiega: "Ieri sera ho promulgato la legge di bilancio nei termini utili a evitare l'esercizio provvisorio, pur se approvata in via definitiva dal Parlamento soltanto da poche ore". Mattarella ricorda poi che «avere scongiurato la apertura di una procedura di infrazione da parte dell'Unione Europea per il mancato rispetto di norme liberamente sottoscritte è un elemento che rafforza la fiducia e conferisce stabilità», evidenzia ancora".
Ma al centro del suo discorso, Mattarella pone la questione della sicurezzza coniugata al rispetto. Il Presidente chiede di essere "consapevoli degli elementi che ci uniscono", rifiutando "l'astio, l'insulto, l'intolleranza, che creano ostilità e timore". E poi sottolinea: "So bene che alcuni diranno che questa è retorica dei buoni sentimenti e che bisogna pensare soprattutto alla sicurezza. Ma la sicurezza c'è solo se tutti si sentono rispettati. La vera sicurezza si realizza, con efficacia, preservando e garantendo i valori positivi della convivenza".
Nel suo discorso di fine anno, Mattarella affronta anche la questione Ue: "La dimensione europea - spiega Mattarella - è quella in cui l'Italia ha scelto di investire e di giocare il proprio futuro; e al suo interno dobbiamo essere voce autorevole». Le elezioni europee in programma a maggio sono «uno dei più grandi esercizi democratici al mondo: più di 400 milioni di cittadini europei si recheranno alle urne. Mi auguro che la campagna elettorale si svolga con serenità e sia l'occasione di un serio confronto sul futuro dell'Europa".
Tornando ai temi della manovra, Mattarella sottolinea come "la grande compressione dell'esame parlamentare e la mancanza di un opportuno confronto con i corpi sociali richiedono adesso un'attenta verifica dei contenuti del provvedimento. Mi auguro vivamente - questo l’uspicio del capo dello Stato - che il Parlamento, il Governo, i gruppi politici trovino il modo di discutere costruttivamente su quanto avvenuto; e assicurino per il futuro condizioni adeguate di esame e di confronto".
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