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Regionalismo differenziato, bagarre in Consiglio regionale

Regionalismo differenziato, bagarre in Consiglio regionale

Momenti di tensione con i Cinquestelle. De Luca: «Quando non sono d'accordo con quello che dice un collega, hanno una tecnica molto semplice: impedirgli di parlare»

NAPOLI. «Le Cinque Stelle, quando non sono d'accordo con quello che dice un collega, hanno una tecnica molto semplice: impedirgli di parlare. Questo per me si chiama squadrismo». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, al termine della seduta monotematica del Consiglio regionale della Campania sul regionalismo differenziato, durante la quale ci sono stati momenti di tensione con i consiglieri del Movimento 5 Stelle. «Manca in alcuni di questi esponenti l'abc della cultura democratica. Mi è stato impedito l'esercizio del mio diritto alla parola, come già accaduto ripetute volte, perché ci sono stati consiglieri che non essendo d'accordo con i contenuti del mio intervento hanno ritenuto di mettere in campo una campagna di aggressione personale, tradotta nel togliere la parola al presidente della Regione Campania. Assistiamo alla ripetizione di un'assoluta mancanza dell'abc della cultura democratica», ha concluso. 

SUD A TESTA ALTA. «Dobbiamo contrastare la tendenza a separare le Regioni ricche dal resto del Paese, ma potremo presentarci a discutere di federalismo solo se ci presentiamo con il Sud a testa alta» ha detto De Luca nel suo intervento. «Se ci presentiamo con l'immagine del Sud straccione, inconcludente, clientelare e amministrativamente nullo - ha aggiunto De Luca - credo che non avremo nessuna credibilità. Dobbiamo presentarci come classe dirigente che fa la sua battaglia di civiltà nel Sud, perché c'è un divario di civiltà e di spirito civico tra Nord e Sud di cui dobbiamo prendere atto. Oggi dobbiamo sapere che la realtà più dinamica d'Italia è Milano, dove si ragiona a 20 anni, dove si accetta la sfida della competizione con il resto del mondo, dove si respira un clima di fiducia nel futuro, dove ci sono i grandi flussi finanziari». Anche per questo, ha sottolineato De Luca, «l'8 febbraio inaugureremo la sede di Regione Campania e Unioncamere a Milano proprio per collegarci a quei flussi finanziari». 

LOMBARDIA DA SOLA NON CONTA NULLA POLITICAMENTE. «Oggi la Lombardia è la regione più ricca non d'Europa, ma del mondo. Secondo me Milano è il vertice della ricchezza e della qualità della vita nel mondo. Ma bisogna essere ciechi per non capire che la Lombardia da sola rischia di essere una piccola Olanda, un piccolo Lussemburgo che sul piano politico non conta assolutamente nulla». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo nel corso seduta monotematica del Consiglio regionale della Campania sul regionalismo differenziato. «Le vicende della storia e i cicli economici sono fatti di alti e bassi - ha aggiunto De Luca - e solo qualche decennio fa esaltavamo il Nordest, che poi è entrato in crisi. Anche la Lombardia e le Regioni ricche hanno interesse a essere parte dinamica di un grande Paese». 

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