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26 Gennaio 2019 - 13:00
La linea dura del governo si trova davanti le richieste delle associazione umanitarie e la posizione della Cei, che si dice pronta ad accogliere i minori a bordo della nave
Braccio di ferro senza sosta sulla Sea Watch. La linea dura del governo si trova davanti le richieste delle associazione umanitarie e la posizione della Cei, che si dice pronta ad accogliere i minori a bordo della nave. "Possono indagarmi e minacciarmi, ma io non cambio idea" dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini. "In Italia si entra rispettando leggi e regole, per gli scafisti e i loro complici i porti italiani sono e resteranno chiusi. Nave olandese di Ong tedesca? Amsterdam o Berlino vi aspettano".
Ma arrivano da più parti gli appelli per trovare un porto in cui sbarcare. Tra questi anche quello di 'Save The Children': "Occorre dare immediata risposta alla richiesta della Procura dei minori di Catania relativa allo sbarco dei minori a bordo della Sea Watch 3, in ottemperanza a quanto previsto dalla Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Questi ragazzi - ha sottolineato Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa dell'organizzazione - hanno già subito abbastanza violenze e soprusi durante il loro viaggio per arrivare in Italia e sono particolarmente vulnerabili a causa delle sofferenze patite".
Interviene poi Unicef Italia: "I bambini devono scendere subito da queste navi - ha detto all'AdnKronos il portavoce Andrea Iacomini - non possono essere ostaggi in mare della nostra indifferenza, ostaggi dei governi europei che non riescono a mettersi d'accordo".
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