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03 Febbraio 2019 - 19:13
Nel giorno in cui il leader leghista ha ribadito la fermezza sul fronte grandi opere
"Non conviene insistere su temi su cui non siamo d'accordo, altrimenti mi devo convincere che si sta spingendo su un tema su cui non c'è accordo perché si vogliono creare tensioni nel governo. Non lo consiglio". L'aut aut sulla Tav di Di Maio a Salvini arriva forte e chiaro. Nel giorno in cui il leader leghista ha ribadito la fermezza sul fronte grandi opere - "Nessuno stop, ma un piano Marshall" - ma anche l'assoluta tenuta del governo, il capo politico del M5S entra ancora una volta a gamba tesa nel dibattito dettando le condizioni. "In questo governo ce lo siamo detti dall'inizio. Ci sono cose su cui siamo d'accordo e cose su cui non siamo d'accordo. Lavoriamo su quelle su cui siamo d'accordo", ha spiegato Di Maio a Ortona, aggiungendo: "Con 20 miliardi ci costruisci in Italia 2.500 scuole con criteri antisismici e tante nuove Tav". Inoltre, "se parliamo di ridimensionamento, parliamo di una supercazzola". Niente da fare, quindi, per il pentastellato, che insiste: "Si chiede a italiani e europei di mettere 20 miliardi di euro per un buco che deve collegare gli italiani con i francesi da Torino a Lione, mentre ci sono italiani che non sono collegati con altri italiani sul territorio nazionale", ha aggiunto, ricordando che in Abruzzo "i cittadini impiegano anche sei ore per raggiungere Roma da Pescara".
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