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Legittima difesa, via libera Camera

Legittima difesa, via libera Camera

Il testo torna ora all'esame del Senato, dopo che l'Assemblea di Montecitorio ha apportato una modifica in materia di copertura finanziaria

Con 373 voti favorevoli, 104 contrari e 2 astenuti, la Camera ha approvato la legge sulla legittima difesa. Il testo torna ora all'esame del Senato, dopo che l'Assemblea di Montecitorio ha apportato una modifica in materia di copertura finanziaria. Oltre alla maggioranza, hanno votato a favore del provvedimento Forza Italia, Fratelli d'Italia e Noi con l'Italia.

In mattinata boom di assenze M5S durante la discussione in Aulain occasione del primo voto gli assenti grillini sarebbero stati 35. Il numero delle defezioni poi, sottolineano fonti parlamentari, è diminuito nel corso delle votazioni successive. Di questi assenti "molti, circa una ventina, sono giustificati con certificato" precisano dal Movimento. Il numero dei parlamentari in missione si attesta interno ai 25. Intanto Forza Italia ironizza sulle assenze dei 5 Stelle: "Voto finale sulla legittima difesa: nessun esponente del governo dei 5 Stelle è presente alla Camera. Non ci mettono la faccia, ci pensa il centrodestra a farlo!" twitta il deputato azzurro Giorgio Mulè.

"Sicuramente questa è una legge della Lega. Come quando si è votata la legge contro la corruzione voluta dal M5S non è che ci fosse tutto questo entusiasmo nella Lega. Allo stesso modo, quando si vota la legge sula legittima difesa, che è una legge che sta nel contratto e che per questo porteremo avanti perché noi siamo leali, non è che ci sia tutto questo entusiasmo nel M5S". Così il vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, intervistato su Rtl 102.5 commenta l'imminente approvazione della legge, nonostante il dissenso di diversi parlamentari M5S. 

Tra le voci che si sono alzate nel Movimento contro la misura leghista, quella di Doriana Sarli: "Si può aprire la stagione del Far West, per questo io non voto la legittima difesa", ha infatti confermato a "la Repubblica" la deputata M5S, contraria, fin dalla prima ora, al provvedimento in discussione in aula alla Camera. Incasellata tra i parlamentari che fanno capo a Roberto Fico, sottolinea di parlare a "titolo personale".

"E' una legge che non mi sento di sostenere per motivi culturali. Anche se cambia poco, perché l’indagine di fronte a un morto ci sarà sempre, comunque si tratta un errore, ci possono essere più vittime, perché si può pensare che per difesa si può sparare sempre. E così si può aprire il Far West".

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