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Coronavirus, sono oltre 2.800 i morti in Cina

Coronavirus, sono oltre 2.800 i morti in Cina

Continua a salire il numero dei casi in Corea del Sud. Terzo caso negi Usa

ROMA. Altri 47 decessi per il nuovo coronavirus sono stati registrati in Cina, dove il bilancio delle vittime sale così a 2.835. Sono 427 i nuovi casi di contagio (di cui 423 a Hubeei) che salgono così in totale a 79.251, di cui più di 7.660 critici. Su tutto il territorio nazionale, 39.002 pazienti con il virus sono guariti. Continua a salire il numero dei casi in Corea del Sud dove le autorità sanitarie avevano parlato inizialmente di 594 nuovi contagi a cui se ne sono aggiunti in poche ore altri 219. Ora il totale dei contagi nel Paese è dunque salito a 3.150. La maggioranza dei casi è stata riportata a Daegu, la località a circa 300 chilometri da Seul che è il focolaio del virus. Il centro per la prevenzione ed il controllo delle malattie sudcoreano ha reso noto anche che è salito a 16 il numero dei decessi per il coronavirus.

Negli Usa dopo i due casi in California, si registra in Oregon il terzo caso di infezione da coronavirus di origine sconosciuta negli Stati. Le autorità dello stato, che confina con la California, hanno detto che si tratta di una persona che mostrava da nove giorni sintomi ma non era considerata a rischio perché non aveva viaggiato in zone con focolai né avuto contatti con persone esposte al virus. Secondo quanto riporta la stampa locale, la persona lavora in una scuola elementare che è stata immediatamente chiusa. Anche la seconda persona contagiata in California, una donna anziana, non aveva viaggiato in zone a rischio né avuto contatti con persone riconosciute come infette. La donna risiede nella contea di Santa Clara, dove è stata ricoverata mercoledì per problemi alle vie respiratorie. Sono infine definite gravi le condizioni della prima donna risultata contagiata in California in un modo che ancora non è stato determinato ed era stata ricoverata per giorni prima di essere sottoposta al test, perché appunto non veniva considerata un caso a rischio di coronavirus.

Nel frattempo il rischio di una diffusione globale del nuovo coronavirus è diventato "molto elevato", ha dichiarato il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus.

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