Coronavirus, giudice contagiato: Palazzo di giustizia fermo fino al 9 marzo

NAPOLI. Verifiche e controlli, evacuati due piani della Torre C del Palazzo di giustizia. Succede a Napoli, dove si è verificato un caso di sospetta positività al coronavirus per un giudice della Corte d'Appello del tribunale penale di Napoli. Immeditamente sono scattate le procedure previste dai protocolli sanitari. Il magistrato sarebbe rientrato domenica sera dalla Lombardia. Come detto, due piani del Palazzo di giustizia sono stati chiusi, mentre il personale in servizio in due sezioni della Corte d'Appello è stato momentaneamente autorizzato ad assentarsi in via precauzionale. È stata convocata una riunione tra il presidente della Corte d'appello, il procuratore generale, il presidente dell'ordine degli avvocati di Napoli, il presidente del consiglio nazionale dell'ordine e alcuni consiglieri nazionali. 

LA DECISIONE. «Tutte le attività giurisdizionali ed amministrative, non di somma urgenza, degli uffici giudiziari ubicati nel Palazzo di Giustizia di Napoli sono sospese nei giorni 6, 7 e 9 marzo». È la decisione adottata dalla Corte di Appello di Napoli e dalla Procura Generale al termine di un tavolo tecnico tenuto oggi nel Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli dopo che un magistrato, di rientro da un periodo di congedo in Lombardia, è risultato positivo al coronavirus.