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Il primo morto nella regione è un 46enne di Mondragone

Il primo morto nella regione è un 46enne di Mondragone

Aveva problemi pregressi di salute. Sono 63 i casi nella regione: un dirigente della polizia di Napoli al Cotugno, tre colleghi in quarantena. Complessivamente, però, in Italia aumentano le guarigioni

NAPOLI. Primo morto per il coronavirus in Campania. È un 46enne di Mondragone, ricoverato all’ospedale di Sessa Aurunca. Stando a quanto filtrato, l’uomo soffriva di problemi epilettici che gli causavano crisi respiratorie e spesso era stato costretto a ricorrere al Pronto soccorso. Era anche diabetico. La direzione del nosocomio ha posto in quarantena i medici e il personale sanitario venuto in contatto con il 46enne così come i familiari dell’uomo. Sale, intanto, il numero dei contagiati in Campania. Ieri si è arrivati a quota 63. Tredici i nuovi rilevati. Nel pomeriggio sette: uno per parte a Castellammare, Santa Maria Capua Vetere, Scafati, Napoli città, Casal di Principe, Caserta ed Eboli, dove è ricoverata una donna di Pompei: in quest’ultimo caso è scattata la quarantena per tredici tra medici, infermieri e ausiliari del presidio ospedaliero, tre sanitari del 118 e altre tre persone che lavorano per società esterne. La donna aveva avuto contatti con un familiare che abita a Milano ed era stata prima portata al Campolongo Hospital per un intervento all’anca. In serata, altri sei: tre in provincia di Salerno: si tratta del- la moglie e dei due figli del contagiato dell’altro giorno di San Va- lentino Torio; uno ad Ariano Irpino, uno a Castello di Cisterna e l’ultimo un uomo proveniente da Roma di origine napoletana. Il tutto mentre un dirigente della Polizia di Stato in servizio a Napoli, risultato positivo al coronavirus, è stato ricoverato al Cotugno. Un altro dirigente e due agenti, tutti suoi colleghi e tutti privi di sintomi, sono stati messi in quarantena e si trovano adesso nella rispettive abitazioni. Intanto, hanno avuto il via libera per scendere a terra i 116 componenti dell’equipaggio della nave ancorata nel porto di Napoli non interessa- ti dalla misura dell’isolamento prevista per i nove marittimi entrati in contatto con un marinaio tunisino risultato positivo al coronavirus. Dai controlli effettuati è emerso che i nove non hanno sintomi e al momento non è stato necessario fare i tamponi. La Majestic della Compagnia Gnv, in navigazione tra Genova e Tunisi, era al porto di Napoli già da due giorni e i nove marinai non erano scesi dalla nave nei due giorni precedenti. E in una nota della Gnv si legge che «la salute dei propri dipendenti e dei propri passeggeri rappresentano per noi un valore e una priorità assoluta. La Compagnia ha da tempo attivato una serie di misure che comprendono un rafforzamento delle attività già previste di sanificazione e igienizzazione delle proprie navi, la diffusione a bordo delle informazioni previste dalle autorità sanitarie in materia di prevenzione e l’introduzione di uno screening prima della partenza delle condizioni di temperatura dei passeggeri». Il tutto mentre il bilancio complessivo a livello italiano parla 3.916 persone positive al coronavirus, con 523 guariti, 109 in più rispetto all’altro, mentre il numero dei decessi è 197 in totale, 49 persone in più rispetto. È stato riscontrato il primo caso positivo di coronavirus in Vaticano. Il paziente è stato trasferito in un ospedale romano e si stanno esaminando i contatti che ha avuto ne- gli ultimi giorni. Sospesi per la sanificazione tutti gli ambulatori al- l’interno delle mura leonine. E anche un poliziotto della scorta di Matteo Salvini sarebbe risultato positivo. L’ex ministro si è detto disponibile a sottoporsi a tampone ove fosse necessario. 

 

 

 

 

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