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04 Maggio 2020 - 10:11
Partita la sperimentazione del controllo della temperatura dei lavoratori nei siti di Porta Nolana, Don Bosco, Ferraris
NAPOLI. “La riapertura inizia a porre dei problemi che possiamo analizzare e migliorare solo con l'aiuto della cittadinanza. Per quanto riguarda le prime corse del mattino, sulle flegree è andato tutto bene, le persone erano tutte munite di mascherine. Sulla cumana abbiamo avuto un piccolo problema che ha generato una soppressione, risolta però in poco tempo». Lo afferma a Radio Crc Umberto De Gregorio, presidente dell'Eav. "Non abbiamo i turisti, non abbiamo le scuole, i negozi sono chiusi, quindi oggi la situazione è ancora gestibile - aggiunge De Gregorio - ma se si dovesse mantenere questo andamento anche durante l'apertura delle scuole, diverrà tutto impossibile. Abbiamo due app che i cittadini devono utilizzare: Go Eav per fare i biglietti online, affinché non si utilizzi denaro contante, possibile mezzo di contagio, e SaM, che consente al viaggiatore di essere geo localizzato, utile anche per un'emergenza sanitaria. Fare multe è importante, ma è ancora più importante trovare soluzioni ai problemi". Intanto è anche partita la sperimentazione del controllo della temperatura dei lavoratori Eav nei siti di Porta Nolana, Don Bosco, Ferraris.
De Gregorio ricorda che "utilizzare mascherine e guanti è fondamentale, soprattutto nei mezzi pubblici. I dispenser non sono nei treni, ma alle banchine delle stazioni, dove i cittadini, prima di entrare nel mezzo, oppure appena uscito da questo, possono tranquillamente disinfettarsi le mani. Attendiamo altri 3 treni, affinché ci sia un ulteriore potenziamento: l'incremento del servizio non si è fermato con la pandemia, ma unicamente rallentato".
E sulla questione finanziaria De Gregorio aggiunge: "Avendo le spalle forti, non c'è alcun rischio. Perdiamo 3-4 milioni al mese, mentre altre aziende, soprattutto del nord, ne perdono 30 milioni. Sono messi in discussione tutti gli equilibri finanziari di tutte le aziende di trasporti del Paese; non puoi chiedere alle aziende di fare di più togliendogli i soldi. Eav non ha problemi nell'immediato, ma dobbiamo immaginare gli effetti della crisi a lungo termine, quindi i nostri budget dobbiamo rivederli al più presto. Il Governo deve far fronte a questo problemi, oggi più di domani. L'Eav, rispetto a 15 anni fa, prende circa il 30% in meno, e questo la dice lunga su una serie di problemi che riscontriamo. Questa occasione deve far riflettere molti sul servizio pubblico per quanto riguarda la sanità, che per quanto rio guarda i trasporti”.
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