Coronavirus, Fipe Campania: con queste regole la metà dei ristoranti non riaprirà

NAPOLI. "Siamo contenti se si riapre il 18, ma al momento non abbiamo ancora avuto alcuna comunicazione riguardo i protocolli. Se sono confermate le indiscrezioni, la metà degli esercizi rischia di non riaprire". Lo afferma all'Adnkronos Massimo Di Porzio, presidente regionale di Fipe Confcommercio Campania, sulla possibile riapertura dei ristoranti. "Il distanziamento di 2 metri tra i tavoli e i 4 metri quadri per cliente - spiega Di Porzio - è impossibile da prevedere per tante strutture campane che sono piccole pizzerie, osterie e trattorie magari nei centri storici, senza spazio per i tavolini all'esterno. Se vengono confermate le indiscrezioni sarà veramente difficile, spero prevalga il buon senso". Secondo Di Porzio "si rischiano gravi danni alla categoria. Un locale con 70 o 80 posti potrebbe metterne solo 20, diventa quindi impossibile affrontare i costi. Bisogna guardare alla morfologia dei locali, c'è chi non ha le sale rettangolari, ci sono angoli e barriere architettoniche, una serie di impedimenti non di carattere matematico ma urbanistico. Chi ha un locale di 30 o 40 mq potrebbe ospitare 4 persone alla volta, è impossibile. Né vale il discorso dello spazio esterno - sottolinea - perché non tutti hanno la possibilità di mettere tavolini all'esterno, soprattutto nei centri storici. Tra l'altro si rischierebbe una guerra tra poveri, con la penalizzazione di chi non ha lo spazio esterno e ulteriori distorsioni di mercato tra chi ha un locale interno e paga il fitto, mentre lo spazio esterno sarebbe gratuito. Bisogna far lavorare anche chi non ha lo spazio esterno". Di Porzio fa appello al "buon senso, noi vogliamo essere responsabili e capiamo il momento difficile, ma loro - conclude - devono capire che veniamo da due mesi di chiusura totale e con queste regole molte aziende sarebbero costrette alla chiusura. Speriamo si trovi la quadra".