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De Magistris: nella Fase 2 responsabilità ai sindaci, no a task force della Regione

De Magistris: nella Fase 2 responsabilità ai sindaci, no a task force della Regione

Il sindaco di Napoli: ai Comuni nulla, un miracolo non interrompere i servizi

NAPOLI. Nella Fase 2 "i sindaci devono avere responsabilità assolute e risorse economiche che non ci hanno dato. Bisogna ripartire, alzare le serrande, organizzare i mercati, la mobilità e la visione di una città, ed è impensabile affidare tutto questo a una task force che siede alla Regione". Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ospite di "Mattino Cinque" su Canale 5. "I sindaci, i dirigenti e i funzionali dei Comuni - ha aggiunto - conoscono le città e hanno processi di democrazia partecipativa evoluti. Se non ci fai contare, se non riparti dalle città e quindi dalla gente, da dove riparti?".De Magistris rifiuta la visione dei Comuni come "esecutori di ordini e decisioni prese altrove, mentre a noi viene affidata solo l'attività di controllo o repressione. Il sindaco deve avere un ruolo sì di amministratore, ma soprattutto di visione. La sfida oggi è decidere come riparte l'Italia, qual è la visione di ogni città, come vuoi costruire Napoli nei prossimi mesi. Noi siamo stati eletti per questo, non per andare a controllare i tavolini. Il sindaco non può fare solo questa attività, invece ci siamo ridotti a questo. Credo sia un errore e se ne stanno accorgendo anche tanti colleghi sindaci, speriamo - ha concluso - di invertire la rotta". 

"Nel decreto rilancio, da quel che leggiamo perché parliamo ancora di norme che non esistono, non c'è quasi nulla per i Comuni. Al Comune di Napoli dovrebbe arrivare un acconto di 12 milioni e, probabilmente a fine estate, un saldo di altri 40 milioni, a fronte di un buco maturato in questi tre mesi di 250 milioni di euro", ha aggiunto il sindaco di Napoli. "Se il Governo non finanzia - ha spiegato de Magistris - dovremo decidere cosa chiudere prima, questo non è un rischio ma una certezza. Sicuramente non ci sarà il miglioramento dei servizi, quindi le città che erano in affanno, come molte città del Sud che vivono una situazione di debito storico ingiusto, non potranno rilanciare i servizi come vorrebbero. Sarà un miracolo se non interromperemo definitivamente i servizi come trasporti, rifiuti e illuminazione".

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