Cerca

De Magistris: nessuna discriminazione contro i lombardi, solo preoccupazione sanitaria

De Magistris: nessuna discriminazione contro i lombardi, solo preoccupazione sanitaria

NAPOLI. "Se dici "liberi tutti" e vedi che il 65% dei contagi, anche ieri, è in una sola regione, dalle altre regioni non c'è discriminazione, è semplicemente una preoccupazione sanitaria". Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto a "Mattino Cinque" su Canale 5, commentando le dichiarazioni del sindaco di Milano Giuseppe Sala sulla riapertura della mobilità tra regioni il 3 giugno. "Non vedo l'ora di riabbracciare milanesi e lombardi - ha spiegato de Magistris - e tra l'altro Napoli e Milano hanno legami fortissimi, che io e Sala in questi anni abbiamo rinforzato. Quando in Lombardia si diceva "non ci fermiamo", "siamo il motore dell'Italia e andiamo avanti" e c'erano molti contagi, a Napoli ancora senza contagi chiudemmo scuole e cantieri e facemmo la sanificazione di tutta la città. Oggi che ormai da un mese abbiamo quasi zero contagi, i cittadini hanno la preoccupazione di sapere dall'autorità sanitaria se c'è pericolo o no". Per questo, ha sottolineato de Magistris, "ci vorrebbe una posizione autorevole dal Governo. Ci faccia sapere se ci sono le condizioni, perché se non c'è il rischio di un aumento del contagio, allora è giusto che ci sia la riapertura tra tutte le regioni".

De Magistris ha concluso sostenendo che "se fosse accaduto l'inverso", cioè se il 65% dei contagi fosse concentrato "in Calabria invece che in Lombardia, avremmo avuto la Lombardia che già da un mese volava e aveva riaperto tutto, mentre la Campania l'avrebbero murata viva. Boccia e Conte non avrebbero mai detto 'ripartiamo tutti insieme'. Se il focolaio fosse stato in Campania, avrebbero messo un muro, 'The Wall' dei Pink Floyd, avrebbero ricostruito il muro di Berlino sul Garigliano e avrebbero messo l'Esercito a tutela dei confini. Non è una battuta, ne sono assolutamente convinto". 

RINVIARE LE APERTURE SAREBBE SBAGLIATO.  "Io penso che ci siano le condizioni anche stamattina per una mobilità centro-meridionale sicura, isole comprese e forse anche un pezzo del Nord", ha poi aggiunto il sindaco di Napoli, in merito alla riapertura della mobilità tra regioni il 3 giugno e le preoccupazioni sulla situazione della Lombardia. Interpellato sull'ipotesi di spostare le riaperture di una settimana per tutte le regioni, de Magistris ha risposto: "Lo troverei sbagliato e ingiusto, ma è uno degli effetti della confusione di questi tempi in cui non si è riuscito ad avere un coordinamento nazionale forte. Non si tratta di mettere in quarantena la Lombardia - ha aggiunto de Magistris - si tratta di capire se ci sono le condizioni di partire tutti insieme il 3 giugno o se una regione d'Italia aspetta qualche giorno in più, non mi sembra il caso di mettere in campo l'artiglieria, le minacce e le ritorsioni. Siamo un Paese che deve riscoprire la voglia di ripartire insieme. C'è preoccupazione ma no c'è astio nei confronti della Lombardia, anzi c'è solidarietà perché abbiamo visto quelle immagini che toccano tutto il popolo italiano e che devono essere cemento di una nuova unità nazionale, non di divisione". 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori