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07 Giugno 2020 - 10:39
ROMA. La crisi economica ha una zona d'ombra dove rischia di rafforzarsi la criminalità: le nostre imprese in difficoltà denunciano sempre più spesso usura, estorsioni e acquisizioni illecite. Così il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, commentando i risultati dell'indagine sull'infiltrazione della criminalità organizzata nelle imprese del commercio e della ristorazione durante e dopo il lockdown, condotta da Confcommercio in collaborazione con Format Research. "Abbiamo fiducia nella magistratura e nelle forze dell'ordine e, insieme, è necessaria più rapidità per far giungere i sostegni previsti dal decreto Rilancio alle aziende e irrobustirli: solo così si combatte la criminalità e si ricostruisce un'economia sana", ha detto. Dallo studio emerge che la carenza di liquidità e il calo dei consumi hanno rappresentato il principale ostacolo all'attività d'impresa durante l'emergenza, mettendo in difficoltà il 60 per cento delle imprese del commercio e della ristorazione. Quasi il 30 per cento di tali aziende, inoltre, ha registrato un incremento dei costi a causa della burocrazia e dei protocolli di sicurezza relativi ad esempio alla sanificazione e all'igienizzazione degli ambienti.
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