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26 Maggio 2016 - 16:04
Il consigliere comunale uscente si ricandida per “La Città con de Magistris”
NAPOLI. David Lebro è ricandidato al consiglio comunale di Napoli con la lista “La Città con de Magistris”.
Una lunga carriera politica la sua...
«Sì, in effetti il mio impegno politico risale ai tempi dell’Università. Quella esperienza ha rivestito un ruolo fondamentale nella mia formazione umana e politica che ricordo ancora come una delle pagine più emozionanti della mia vita. Successivamente il mio percorso mi ha portato a guidare prima la quarta Municipalità e poi a ricoprire il ruolo di Consigliere comunale e della Città metropolitana. Sono stati anni impegnativi che, tuttavia, mi hanno consentito di conoscere bene il territorio e le problematiche della città».
A proposito di città: come è cambiata secondo lei negli ultimi cinque anni?
«In questi cinque anni è stata cambiata completamente rotta rispetto a quanto è accaduto nel passato: il pericolo del dissesto è stato definitivamente scongiurato, una serie di importanti cantieri infrastrutturali sono stati completati, i pagamenti alle imprese sono stati sbloccati, i livelli occupazionali difesi, il patrimonio immobiliare è ritornato ad essere gestito dal Comune ma, soprattutto, abbiamo gettato le fondamenta per costruire un nuovo piano di sviluppo per la nostra città. Ma c’è ancora molto da fare. Ecco perché, usciti dall’emergenza, siamo ora pronti a ripartire con un nuovo progetto per la città.
Consigliere Lebro, oggi lei e il presidente Pasquino proponete la lista “La Città con de Magistris”
«La nostra è una lista indipendente che racchiude in sé uno spaccato della società civile, costituita da diversi profili, competenze e professionalità. Questo è importante nella rappresentazione di un consiglio comunale che deve identificare interamente i bisogni della città, dalle periferie al centro. L’obiettivo principale della lista è quello di continuare, nel solco di quanto fatto, a lavorare per Napoli riconfermando la fiducia e il sostegno a Luigi, un sindaco che in questi 5 anni ha restituito alla città quella dignità che sembrava aver perduto».
Quale futuro per Napoli?
«In questi anni Napoli ha recuperato finalmente quel ruolo di capitale europea che storicamente le spetta. Questo significa soprattutto concentrarsi sul nostro Centro storico, riconosciuto a livello mondiale come sito di interesse Unesco, attraverso un uso sapiente dei fondi europei. Va dato credito a nuove idee, che sappiano tenere insieme il passato e il futuro. Va rafforzata l’offerta turistica attraverso un necessario adeguamento delle infrastrutture e dei servizi, di fronte alla crescita esponenziale della domanda verificatasi negli ultimi anni».
In quali aree è necessario intervenire in modo più incisivo?
«Per una risoluzione efficace su Bagnoli gli interventi urbanistici devono ritornare di competenza del Comune. Devono essere completati i cantieri di Napoli Est, porta strategica della città. Bisogna puntare su Scampia dando vita ad una fitta rete di servizi alla persona e alle imprese. La riqualificazione del Porto è una delle priorità per lo sviluppo cittadino, sia rispetto alla logistica e all’intermodalità dei traffici al fine di ampliarne le capacità produttive, sia per l’attrazione e la crescita del turismo crocieristico».
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