Tutte le novità
09 Febbraio 2017 - 17:20
Il ministro Dario Franceschini: «Sentire dire dal commissario europeo che il sito è simbolo di lavoro operoso è importante».
POMPEI. «L’area archeologica di Pompei è il simbolo dello sviluppo del Sud». Il commissario europeo agli Affari regionali, Corina Cretu, sintetizza così la visita al sito. Un’occasione anche per verificare il corretto e regolare utilizzo dei fondi europei nell’ambito del Grande progetto. «Abbiamo tre milioni di visitatori che contribuiscono alla crescita dell’economia locale - dice -. Ce l’abbiamo fatto grazie alla cooperazione istituzionale. Pompei è conosciuta nel mondo. Il Grande progetto Pompei è un esempio di efficienza e da seguire. Si può essere fieri. La Commissioe europea continuerà a seguire questo progetto». L’esponente dell’esecutivo continentale visita, in compagnia del ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, del direttoregenerale della Soprintendenza di Pompei, Massimo Osanna, e dell’europarlamentare Andrea Cozzolino, la Casa dei Casti Amanti, eccezionalmente aperta al pubblico da sabato a San Valentino, prima dell’inizio dei lavori di restauro, la Domus Paquius Proculus e la Fullonica di Stephanus. Poi tocca alla Casa di Sirico e al Macellum. Franceschini, alla fine, non trattiene la propria soddisfazione. «Qui si è fatto un bel lavoro di squadra che avvalora quanto fatto in questi anni fa - dice -. Appena arrivato come ministro qui ci sono stati due crolli e c’era rischio forte che il finanziamento europeo andasse perduto. È stato fatto un lavoro importante - spiega - che rappresenta un riscatto. Man mano si aprono domus e avremo l’illuminazione notturna si cresce. Sentire dire dal commissario europeo che Pompei è simbolo di lavoro operoso è importante».
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo