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RICETTE E CURIOSITÀ: ATTENTI A QUEI DUE
19 Febbraio 2016 - 00:05
Le graffe napoletane sono soffici ciambelle fritte cosparse di zucchero, perfette da mangiare durante l’arco dell’anno. Tipicamente partenopee le graffe napoletane si presentano come ciambelle soffici, preparate con farina e patate e poi cosparse di abbondante zucchero semolato. Simbolo verace di Napoli, le graffe, erano fritte e vendute al momento nei vicoli partenopei nelle friggitorie ambulanti che scorrazzano per la città, portandosi dietro pentoloni di olio bollente, nei quali si forgia una delle prelibatezze più antiche e ricercate della tradizione napoletana. Oggi fortunatamente si sta riscoprendo lo street-food .Quando mia nonna faceva le graffe era impossibile resistegli, ci conquistava prendendoci per la gola. Un dolce che non ha né tempo, né stagione. È sempre gradito coccolarsi con le graffe napoletane, una delle prelibatezze più antiche e ricercate della tradizione partenopea. Ricordatevi che la ricetta originale è assolutamente con patate e farina. Potete rendere più golose queste graffette servendole guarnite con un ciuffo di crema pasticciera e un’amarena sciroppata. Profumato lo zucchero semolato con della polvere di cannella. L’impasto va attorno ad una cannetta per cannolo per formare appunto un cannolo di graffa da poter riempire con crema o cioccolato Difficoltà: media Preparazione: 1 ora e 20 minuti + tempo per la lievitazione Ingredienti per 20 graffette 500 g di patate lesse 400 g di farina “00” 30 g di zucchero 25 g di lievito di birra 2 uova 50 g di sugna (o burro) baccello di vaniglia 1/2 limone grattuggiato zucchero semolato qb per fine cottura liquore Strega 50 ml latte PROCEDIMENTO Cuocete le patate a vapore o in acqua con la buccia e, ancora tiepide, pelatele e passatele allo schiacciapatate. Tagliate il baccello di vaniglia in lunghezza, apritelo e raschiatene l’interno con la punta del coltello per raccoglierne i semini. Disponete le patate passate su di una spianatoia e setacciatevi sopra la farina. Al centro versate le uova, il lievito sciolto nel latte tiepido, lo zucchero, la scorza grattugiata del limone, i semini di vaniglia, 1 cucchiaio di Strega , Amalgamate bene gli ingredienti poi incorporare il burro ammorbidito e impastate fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Formate una pangnotta, riponetela in una scodella coprite con la pellicola e lasciatela riposare (prima lievitazione) per 1 ora. Dall’impasto ricavate 20 palline che poi rotolate sulla spianatoia leggermente infarinata fino a formare una strisciolina di circa un 1,5 cm di spessore e una lunghezza di circa 10/12 cm; ricongiungete le due estremità a formare una ciambella. (la graffa). Fate attenzione a non farlo troppo piccole perché lievitando il buchino della ciambella potrebbe scomparire. Sistematele sulla spianatoia leggermente infarinata, coprite bene con un panno e lasciate lievitare fino al raddoppio del volume circa 1 ora. Friggete le graffe in abbondante olio di arachide o di oliva alla temperatura di 180°. Giratele una volta per farle cuocere da entrambe i lati e fino a fargli raggiungere una bella doratura. Scolatele con una schiumarola e tamponatele su carta assorbente da cucina. Infine passatele nello zucchero semolato e servitele subito.
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