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I CHICCHI DI CAFFÈ
25 Aprile 2021 - 20:10
Il caffè bevanda antica, i social strumento moderno. Eppure un legame c’è. Ed è ora più che mai ben saldo. Sono passati ormai molti anni da quando i primi “pioneri” in materia di caffè si cimentavano con video e post improvvisati sui social. Dieci anni fa, infatti, non tutti avevano compreso l’incredibile successo e portata di questi nuovi mezzi di comunicazione e ancora meno persone avevano capito che gli stessi potevano essere utilizzati come “palcoscenico” per parlare di caffè. La forza dei social, come detto tante volte, non risiede solo dal fatto che sono mezzi di comunicazione dove gli utenti possono condividere con tutto il mondo testi, foto, video ma anche perché sono luoghi dove si può competere in maniera democratica. A differenza, infatti, della televisione, della radio o della stampa, sul web un piccolo imprenditore (o anche una semplice persona) può confrontarsi a testa alta anche con una grande azienda a patto che sia capace di accattivare il pubblico con argomenti interessanti e divertenti. Il problema principale però all’epoca non era tanto credere o meno al web, ma piuttosto credere nel caffè. Infatti il percepito comune del grande pubblico era che sul caffè, a differenza della cucina e della pasticceria, c’era poco di cui parlare. Questo modo di pensare era dovuto in larga misura al fatto che anni erano iniziati percorsi formativi, nate scuole ed associazioni, fatte gare ed eventi sulla cucina, pasticceria, pizza, vino e bere miscelato. Il caffè stranamente era rimasto fermo e nessuno aveva mai iniziato a parlarne a 360 gradi. Dieci anni fa quindi il caffè era a giusta ragione un’incognita. Internet ha avuto il merito di far capire alle persone che il caffè non è la semplice tazzina ma un mondo fatto di persone, aziende, diversi modi di prepararlo, infinite ricette, gare emozionanti, eventi internazionali e riti e tradizioni che sono riuscite negli anni come quello turco o arabo ad ottenere addirittura l’ambito riconoscimento Unesco. I primi due social ad essere utilizzati per queste finalità furono YouTube e Facebook. Titolari di bar, esperti e baristi semplicemente raccontavano quello che facevano influenzando consapevolmente o inconsapevolmente non solo gli altri addetti del settore ma anche le persone comuni. I video più seguiti erano quelli dove trainer di esperienza spiegavano come estrarre un espresso perfetto o come montare correttamente il latte. Molto successo hanno riscontrato anche i tutorial nei quali si spiegavano le diverse tecniche di estrazione e come realizzare i caffè gourmet napoletani. I video relativi alla latte art dove baristi di tutto il mondo stupivano i propri followers con figure o disegni sono sempre i più virali. Con il successo di Instagram (2015-2016) e Tik Tok (2019-2020) è diventato sempre più facile creare contenuti sia fotografici che video e sono aumentati in maniera esponenziale gli amanti del caffè che condividono il loro amore per il nero infuso con gli altri utenti di tutto il mondo. E così oggi navigando si può trovare di tutto: dai baristi e bariste che raccontano le loro giornate ai profili e pagine più divertenti dove si ironizza ed esorcizza il difficile lavoro della ristorazione; dai gruppi dove si condividono informazioni e articoli alle video chiamate dove si discute e si parla del caffè senza dimenticare i tanti interessantissimi blog sull’argomento. Se in un primo momento molte grandi aziende italiane e straniere (torrefazioni, costruttrici di macchine da caffè, commercio al dettaglio di caffettiere casalinghe) hanno guardato con diffidenza i social non riuscendo a capire bene l’importanza e l’utilità commerciale degli stessi oggi è impensabile che una grande azienda non abbia canali, pagine o profili social anche considerando che il target è pubblico molto giovane. Gli utenti però preferiscono seguire le pagine ed i profili delle caffetterie storiche e dei bar più cool per avere consigli utili su quale caffè prendere il caffè con gli amici. Ma i social oggi sono anche utilizzati dalle associazioni e dalle scuole di formazioni per condividere percorsi formativi, gare ed eventi. Il futuro probabilmente darà maggiore visibilità e successo a esperti, baristi, tostatori, coltivatori, assaggiatori vero motore del mondo del caffè. Il mondo del caffè ha bisogno di una svolta importante che porti ad avere più rispetto per le persone che lavorano alla filiera di produzione, più attenzione per la materia prima, alla sostenibilità e alla qualità. Il web è lo strumento giusto dove raccontare e condividere. Siamo in procinto di assistere ad una nuova epoca. Viva il caffè.
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