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IL FATTARIELLO
14 Dicembre 2022 - 20:40
Checchè si dica, noi tutti siamo fortemente legati alle nostre tradizioni. Natale per noi è il presepe, l’albero e la famiglia Felice riunita a tavola. Secondo alcuni delle nuove generazioni invece, il Natale è solo l’occasione per scartare i regali e stringere tra le mani, tablet e telefonini di ultima generazione. Ed allora andiamo un po' con la mente indietro nel tempo, anzi tanto ma tanto indietro; ed io che in quei lontani anni c’ero, ricordo i miei Natali. In primis l’occasione era buona per poter finalmente mangiare quello che, nel corso dell’anno, era raramente apparso sulla nostra tavola. Ed eccolo Sua Maestà Il Canisto. Chi di anni ne ha pressappoco quanto i miei, sa bene cosa sia ma, a qualche giovane lettore che avrà la bontà di leggere questo mio “Fattariello”, è d’obbligo spiegarglielo. Dunque, mia madre, come la maggior parte delle mamme napoletane, poco dopo la Pasqua, si recavano dal loro “putecaro” di fiducia, per sottoscrivere il canisto che avrebbero poi ricevuto per Natale. Il “putecaro”, dopo aver loro spiegato cosa avrebbero trovato nel canisto, preparava un cartoncino, sul quale, settimana per settimana, segnava l’importo che le mamme versavano, fino al raggiungimento del costo totale, verso i primi di dicembre. Ed eccolo finalmente, portato dal garzone del putecaro, il canisto varcare la soglia di casa nostra, mentre noi, col naso all’insù, osservare con l’acquolina in bocca, le varie leccornie che man mano venivano deposte sul tavolo: pasta, zucchero, caffè, la gallina, la “scella” di baccalà, la bottiglia d’olio, un pezzo di romano, salame, provolone e quant’altro avrebbe reso succulento il pranzo di Natale. Il panettone, il pandoro, i torroncini, i cantuccini, di cui oggi sono pieni i cesti natalizi, manco sapevamo cosa fossero. E a tavola, dopo aver letto la letterina e recitata la poesia, finalmente si mangiava e si rideva…era una famiglia Felice, felice per tutto quel ben di Dio; ed ancora oggi, le famiglie, checchè se ne dica, sono felici per l’essere tutti riuniti, con l’albero acceso e luccicante di mille colori. Certamente arriveranno anche i regali, ma non è vero che alcuni vogliono “solo” quelli….vogliono “anche” quelli insieme all’albero, il presepe e la Famiglia Felice. E, nella speranza che mi leggiate ancora per tanto tempo e che, per tanto tempo ancora viva il nostro Roma, auguro a voi tutti un Sereno e Felice Natale. Alla prossima.
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