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Il fattariello
21 Giugno 2024 - 14:45
Ce steve ‘na vota ‘nu principe vedovo ca teneve ‘na figlia (ca se chiammava Zezolla),…eccetera eccetera; mo’ per non raccontarvela tutta, vi riassumo la trama: sta guagliona aveva una matrigna che aveva occhi solo per le sue figlie, mentre sta povera Zezolla non faceva altro che lavare, pulire la casa e cumpagnia bella; ancora non vi dice niente? E jammo annante; questa ragazza, grazie alle magie di una fata, indossò abiti stupendi ed arrivò alla corte del re il quale, ordinò ad un servitore di seguirla e poi riferire; ‘a guagliona se ne accorse e scappò via perdenne ‘na chianella (una scarpetta); allora…ci siete arrivai? Noooo? E jammo annante n’atu ppoco; il re fece condurre a palazzo tutte le ragazze del reame, ed a tutte fece provare sta chianella e, quanno l’accustaje ‘o pede ‘e Zezolla, fuje comm’o ffierro cu ‘a calamita, e così Zezolla divenne la regina. E veniamo a noi: questo racconto intitolato “La gatta Cenerentola, fa parte dei cinquanta contenuti nel libro “Il Pantamerone”, meglio noto come “Lo Cunto de li Cunti”, scritto da Giovan Battista Basile, da Giugliano, nel ‘600. Poi, un centinaio di anni dopo, un francese, un certo Perrault, fece sue alcune fiabe del Basile tra cui, questa appena descritta, e la inserì nel suo libro “I Racconti di mamma oca”; e nun è fernuto ancora perché, nei primi del XIX secolo, due fratelli tedeschi, Jacob e Wilheim Grimm, se futtetteno pure lloro ‘a storiella ‘e Zezolla, e la pubblicarono come fosse stata opera loro; e va buò..tanto allora non c’era ancora la Siae a tutela del diritto d’autore. Poi cosa è successo, o meglio successe alcuni anni fa? (solo adesso me lo sono ricordato). Successe che la Rai mandò in onda la Cenerentola di Rossini, curata da Carlo Verdone. A questo punto concedetemi una bella riflessione: La Rai aveva già mandato in onda la Tosca, ovviamente ambientata a Roma, la Traviata, ovviamente ambientata a Parigi, e il Rigoletto, ovviamente ambientato a Mantova; secondo voi dove avrebbe dovuto essere ambientata la Cenerentola, se non nella terra del vero autore, cioè a Napoli?? E invece no1 Essa, nella edizione Rai, fu ambientata a Torino”, dove la Casa di Cenerentola, risultava situata al parco della Mandria, mentre altre ambientazioni erano il palazzo reale di Torino e la palazzina di caccia di Stupinigi; e tutto ciò alla faccia del Basile, definito dal Croce, uno dei più grandi, se non il più grande scrittore del 1600 italiano e mondiale; Ma che se ne fottevano ‘a parte ‘e coppa…cioè Torino, di Benedetto Croce e Giovan Battista Basile? E così, dopo essersi fottuto tutto il fottibile dal nostro Regno, mo’ che volete che sia una fiaba? Però, levateme ‘nu sfizio: accattateve il Pentamerone , mettete da parte il cellulare e leggetevelo con calma, mentre state spaparanzati sotto l’ombrellone….credetemi…vi consolerete…anzi: ve arrecriate. Alla prossima.
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