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Il fattariello

Il mausoleo di Tutan… Silvio

Al momento non è prevista la costruzione di nuovi loculi

Il mausoleo di Tutan… Silvio

Un nostro carissimo amico si è recato negli uffici cimiteriali del Comune, al fine di informarsi circa l’acquisto di un loculo, per quando passerà a miglior vita (azz! Uno more e passa a miglior vita?????); comunque gli è stato detto che al momento, non è prevista la costruzione di nuovi loculi; allora, il nostro amico, che di anni ne ha 82, e logicamente comincia a preoccuparsi circa dove depositare le sue ossa, volete sapere cosa ha fatto?

Alla prima riunione di condominio che c’è stata dove lui abita, ha lanciato una proposta a tutti i presenti, cioè quella di far costruire, una specie di mausoleo nello scantinato del palazzo, per ospitare i  corpi dei condomini quando sarà il momento! Nun l’avesse mai fatto! S’è scatenato l’inferno; il cavaliere Cacace che di anni ne ha 88, subito ha detto si, il ragioniere Scognamiglio, pensionato INPS di anni 86 subito ha detto si, insomma a farvela breve, su 13 presenti 6 hanno detto si, e manco a farlo apposta, tutti ultraottantenni;  si è alzato allora, incazzato come una bestia,  Giovannino formisano, un attivista di rifondazione, “eh si” ha detto, “mò ci facciamo il mausoleo nello scantinato! Ma che vi credete? Di stare a villa S. Martino di Arcore?”; “perché?” ha urlato subito l’avvocato Scarpetta, berlusconiano straconvinto “che hai da dire sul mausoleo che si fece costruire ‘o cavaliere nella sua tenuta di villa san Martino?”; “che ho da dire?” ha ditto chillo ‘e rifondazione “Avvocà, ma vi rendete conto? Chillo si fece costruire ‘nu mausoleo peggio è chillo ca se facette fa Tutankamen.

“Embè?” ha strillato chill’e forza Italia “ E a te che te ne fotte? Lo fece con i soldi suoi”; “ma vi rendete conto di quello che fece? Una megacostruzione in granito, con catene, fregi, teste di animali e simboli esoterici e massonici; avrà speso milioni di euro mentre nuje ce puzzaveme ‘e famma!”; a questo punto il forzista non ce l’ha fatta più “’a toja è solo invidia” ha urlato; “e che sarebbe <’a toja?>, ma che simme frate?; “e io po’ teneve nu frato comm’a tte?”; “pecchè, che tiene ‘a dicere” ha sbraitato il rifondazionista e con un salto si è avventato sull’avvocato…insomma è succieso ‘o quarantotto; l’amministratore urlava “calma, calma, siamo persone civili” macchè, quei due si son date nu cuofeno ‘e mazzate; ‘o cavaliere Cacace, tentando di dividerli, s’è buscato nu cazzotto proprio sulla bocca e la dentiera si è fatta in due parti “favabutti…ignovanti..la mia dentieva, chi me la paga adesso? Amministvatove scvivete…scvivete che mi devono pagave la dentieva” farfugliava il cavaliere.

“Amici cari” ha aggiunto il nostro amico, “io mi sono sentito un verme, perché tutto è successo per colpa mia; allora sapete cosa ho deciso di fare? Ho detto a mia moglie: Cuncè,  quando sarà il momento, fammi cremare, poi  metti le mie ceneri dint’a nu buccaccio ‘e vetro, vicino a quelli dove c’è scritto: zucchero – caffe’ – sale… e sul mio ce scrive “mio marito”. Alla prossima.

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