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Il fattariello
16 Aprile 2025 - 10:38
Leggendo il titolo dell’odierno fattariello, indubbiamente avrete pensato ai nostri politici ed ai loro accordi sottobanco, ma così non è. Esso, si riferisce letteralmente a chi impasta, per confezionare sua maestà “Il Casatiello” e, leggendo nelle varie rosticcerie, gastronomie e salumerie, avvisi promozionanti il casatiello ad un tot al chilo, il mio pensiero è andato ad una Pasqua degli anni ‘40/’50 quando ad impastare erano le nostre mamme… pare ancora di vederla la mia…
Era il giovedì santo, un freddo vento di tramontana, avvolgeva le nostre gambe infilate nei corti pantaloncini; andai a visitare i tre sepolcri allestiti nelle chiese della mia San Giorgio e, pur vivendo intensamente quei momenti di fede, mi chiedevo quando si sarebbe iniziato a preparare i casatielli. Finalmente mamma, il venerdì dispose sul tavolo tutto l’occorrente: la sugna, la farina, il lievito, le uova e le “murzelle”; impastò, agitò, compose ed eccolo lì bello e pronto; poi mamma, Dio l’abbia in gloria, ne preparò altri tre più piccoli, che avremmo portato con noi, per la gita di pasquetta; infine avvolse il tutto in una coperta di lana per farli lievitare; il sabato mattina li portai da don Giorgio il fornaio in via Roma, dove li ritirai il pomeriggio belli caldi e fragranti.
La domenica di Pasqua, dopo il rituale delle letterine e poesie, con relativo pranzo, si discusse della gita del lunedì, condita da un rosario di raccomandazioni da parte di mamma e papà. Dormimmo poco o niente… ci alzammo di buon’ora e, preparate le mappatelle e, facendoci largo tra i “fujenti” della Madonna dell’Arco, imboccammo la via Vesuvio verso a San vito. Eravamo in cammino da non più di mezz’ora e la metà dei casatielli era già finita nei nostri voraci stomaci.
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Raggiunta la meta, corremmo, rotolammo tra alberelli, siepi dirupi e rocce; ci graffiamo, ci sporcammo, ci divertimmo, ci stancammo ed esausti, verso il crepuscolo, rientrammo a casa. Mamma, nel vederci, le si distese il volto e sorrise; ci fece lavare ben bene e poi, tutti a tavola, dove era ad attenderci un grosso cesto di fave fresche, da mangiare col restante casatiello… fatto da Mammà e… non comprato a 15 euro al chilo. Buona e Serena Pasqua a voi tutti.
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