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Il fattariello

‘A cummara d''o rre

Se non potete concedervi una, seppur meritata vacanza, non disperate; ricordate che vivete in una delle più belle città al mondo

‘A cummara d''o rre

Cari amici che avete la bontà (e ‘a pacienza) di leggermi, statemi a sentire. Se non potete concedervi una, seppur meritata vacanza, non disperate; ricordate che vivete in una delle più belle città al mondo, ricca di storia e cultura; la nostra stupenda Napoli.

Quindi avete solo da scegliere: il Centro Sorico, il Palazzo Reale, il Cristo Velato e, chi più ne ha, più ne metta. Ma un consiglio ve lo voglio dare: verso le sei, le sette di sera, quando ‘o sole s’è nu poco ammusciato, ma comunque c’è ancora luce, posizionatevi davanti il Maschio Angioino, o più precisamente “Castelnuovo”, ed osservate con attenzione il bassorilievo che sta in alto; esso fu fatto realizzare da Alfonso  d’Aragona.

La scena rappresenta proprio il suo trionfale ingresso in Napoli e, se lo si guarda attentamente, si nota che sono tutte figure maschili tranne una… collocata  tra il cavallo ed il suonatore di flauto; ma che ci fa una donna in mezzo a tanti uomini? Beh, non è una donna qualsiasi; come ci testimonia il filosofo Benedetto Croce; essa è Lucrezia d’Alagno regina di Somma, vedova inconsolabile di Alfonso. 

Preciso che: siamo a Somma Vesuviana nel 1448, vigilia della festa di San Giovanni; in tale occasione, tutte le ragazze da marito sono sulla soglia di casa, per ricevere dai passanti una moneta per buon augurio, e proprio da lì passa Re Alfonso, e Lucrezia, ha l’ardire di chiedergli una moneta d’oro; folgorato da tanta bellezza, il re le porge la borsa con tutte le monete d’oro: appunto gli alfonsini; ma Lucrezia ne prende una sola, dicendo con malizia tutta femminile: a me basta un solo Alfonsino; e questo gesto così altezzoso, accompagnato da quelle parole, accende ancora di più la passione di Alfonso, ed a farla breve, Lucrezia diventa la sua amante ma, regina non lo fu mai! Eh già perché, mentre Alfonso, muore prematuramente, la regina, quella vera, benché vecchia e malata, gli sopravvive. E così Lucrezia resta regina sì ma… ma regina di Somma.

©RIPRODUZIONE RISERVATA 

 

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