Cerca

Il fattariello

Napoli batte Milano 4 a 5

Ad una prima lettura del titolo, potreste pensare: “Ma come, 4 a 5? Ma Edo se fosse ‘nzallanute?”. Ringraziano Iddio, fino adesso non ancora, domani chissà

Napoli batte Milano 4 a 5

Ad una prima lettura del titolo, potreste pensare: “Ma come, 4 a 5? Ma Edo se fosse ‘nzallanute?”. Ringraziano Iddio, fino adesso non ancora, domani chissà, tanto stamme tutte quante sott’o cielo. Il titolo è esatto e  si riferisce a dei fatti molto, ma molto seri e precisamente a Milano che impiegò 5 giornate (18-22 marzo 1848) per affrancarsi dal dominio austriaco, ed a Napoli che invece di giornate ne impiegò solo 4 (27-30 settembre 1943) pe mannà a ffà mmocca i crauti/tedeschi.

Nun ce sta niente a fa: quando ‘o popolo ha le cosiddette piene, ma piene a più non posso, nessuno può fermarlo. Ed a proposito delle 4 giornate, è inutile che andiate al Vomero alla ricerca della Masseria Pagliarone, perdite sulo tiempo…non esiste più.

Eppure proprio nei pressi di quella masseria, da quel vomero, una volta  terra di squisiti broccoli, un gruppo di persone armate, diede il via a quelle che sarebbero diventate le gloriose pagine di storia della nostra città e vi indicherà una targa murata in via Belvedere; essa recita: “Qui alla Masseria Pagliarone il 27 settembre 1943 si accese la prima scintilla delle quattro giornate napoletane – di quelli che caddero sotto il fuoco nazista il ricordo resta imperituro”.

Ma ci sarebbero state queste 4 gloriose giornate se non ci fosse stata la cosiddetta unità d’Italia? Andiamo un pò a ritroso nel tempo, cosa ne viene fuori? Ne viene fuori che il nostro glorioso Regno, fu invaso e conquistato dai piemontesi, detronizzando il nostro Re Ferdinando II delle due Sicilie, e mettendo al suo posto il saboiardo Vittorio Emanuele III, per arrivare poi a “sciaboletta” cioè chillu cusarielle di Vittorio Emanuele III, che si calò le braghe (cosa che fece rapidamente in quanto era basso un metro e mezzo) davanti a Mussolini che, a sua volta se le calò davanti a chillu pazzo con il baffetto (tipo moka express) di hitler, e ci condusse in una guerra sanguinaria; ‘o rre curto se ne fujette a Brindidi e a nuje ce lassaje mmiez’e guaje e mmiez’e tedeschi barbari e sanguinari; e meno male che il popolo napoletano se scetaje d’o suonno e, come già detto, in sole quattro giornate li mandò  a farsi fottere nella loro semidistrutta  alemagna (da non confondersi col panettone).

Ed è giusto che questi Grandi Napoletani siano chiamati eroi e sia stata assegnata loro la medaglia d’oro al valore; ma quelli che 170 anni fa si opposero all’invasore, perché vengono considerati Briganti??? Aspetto una risposta… sempre da 170 anni; e mentre chiudo questo mio “fattariello” che di certo non vi avrà fatto sorridere come altre volte, il mio pensiero va al grande Salvo d’Acquisto. Al prossimo.

 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori