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25 Agosto 2019 - 19:22
Applausi a scena aperta per il gruppo diretto dal regista Gigi Matuozzo
BAIA DOMITIA. Si è rinnovata anche questa estate la ultra ventennale avventura della Compagnia “instabile” AmarSim presso la località balneare di Baia Domitia. Nella splendida cornice della pineta secolare, che costituisce ormai una naturale scenografia per le rappresentazioni teatrali della locale programmazione estiva, il gruppo teatrale ha per l'ennesima volta strappato applausi a scena aperta. Le esibizioni, i monologhi, l'organizzazione e soprattutto la scelta di puntare sulla tradizione del teatro minimalista del repertorio dei grandi commediografi della cultura napoletana, sono stati gli ingredienti di un successo che ha letteralmente ipnotizzato un pubblico attento ed esigente, ormai abituato a delle performance di altissimo livello. Innanzitutto premiata la scelta del regista che ha puntato su due diverse pieces teatrali, diverse per autori e contenuti, ma legate da un impercettibile filo logico che da sempre costituisce la cifra dell’impegno artistico della Compagnia AmarSim, interpretata dal regista Gigi Matuozzo. L'instancabile esplorazione di questi artisti, da sempre devoti alla tradizione dei grandi autori del teatro napoletano, ma incline alla riscoperta di opere impropriamente denominate “minori”, costituisce un patrimonio culturale che questo pubblico ha ormai imparato ad apprezzare senza riserve. Considerevoli sono state le novità di quest'anno. Partiamo dalla parte più in vista, vale a dire gli attori, che è stata oggetto di interessanti variazioni. Dopo l'innesto lo scorso anno dell'esordiente Mary Cutillo, che quest'anno si è cimentata con successo in entrambe le pieces interpretando due personaggi molto diversi e del professionista Antonio Quaranta che ha deliziato l'uditorio con la sua sapiente interpretazione, quest'anno le new entry sono state addirittura quattro. Alberto Esposito, nei panni di un ineffabile direttore nella prima commedia liberamente ispirata alla Signora delle Camelie. Un ispiratissimo Antonio Pellegrino, nei panni di un aristocratico e divertentissimo personaggio. A seguire Ciro Cutillo che, con l'interpretazione di un indovinato “dottore”, ha dimostrato che nella famiglia Cutillo ricorre una sentita vena artistica. Ed infine una generosissima Mariarosaria Flocco che è riuscita nella non semplice impresa di apparire come una abitué della scena nell'opera di esordio. Spendere delle parole per le vecchie glorie come Tina Cammisa e Mariarosaria Alifuoco potrebbe apparire come un obbligo di circostanza. Invece si rende oltremodo necessario per il risultato della serata che è stata straordinaria grazie al loro immenso contributo. Riuscire a condurre in porto un successo di tale rilevanza con una Compagnia che nell'arco di due anni si è rinnovata per oltre il 70% dei protagonisti è probabilmente anche un poco merito di queste immarcescibili artiste che sono state un punto di riferimento per tutti. Un importante contributo è quello che arriva dallo staff tecnico – tutto confermato - che accompagna la Compagnia. Marisa Rodorigo all'aiuto regia, Paolo Mandarini alle scenografie, Gaetano Nataloni alle musiche e suoni sono una sicurezza alla quale è difficile trovare pecche. Ennesima nota positiva di quest'anno è stata la conferma del “service” garantito da Mariano Maglioccola – oggetto di plauso generale – il quale è riuscito nella non semplice impresa di creare valore aggiunto per un equipe rodata da anni di esperienza. In chiusura una parola per alcuni artisti che quest'anno hanno inteso prendere un anno sabbatico. Vincenzo Delle Curti, storico componente della Compagnia, che non ha rinunciato del tutto alla scena vestendo i panni del presentatore. Carmen Delle Curti che non ha fatto mancare il suo supporto nel corso delle prove. E infine il commercialista napoletano Tonino Ragosta che questa volta, dopo anni di immensi sacrifici per essere sempre pronto a presenziare, non è riuscito a mettere da parte gli impegni professionali per partecipare in prima persona. Ciononostante non ha fatto mancare il proprio esiziale contributo come consulente e supervisore, la cui impronta è stata perfettamente visibile sul risultato finale. Un risultato che è stato un successone in linea con le stagioni precedenti per la gioia di un pubblico che ormai considera questo appuntamento di fine estate un appuntamento irrinunciabile. L'applauso, anche nostro, va a tutti questi artisti che per diletto e passione sottraggono tempo alla famiglia e al relax per dedicarsi alla più bella delle arti create dall'uomo: il teatro.
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