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24 Giugno 2020 - 15:27
Il concerto organizzato dal maestro Riccardo Muti
Il concerto "Le vie dell'amicizia" organizzato dal maestro Riccardo Muti con il Ravenna Festival per gettare un ponte di fratellanza tra i popoli attraverso arte e cultura, quest'anno approda a Paestum. L'edizione 2020 e' dedicata alla Siria, in particolare a Kahled al-Assad, l'archeologo del sito archeologico di Palmira, con cui Paestum e' gemellata, che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale, e a Hevrin Khalaf, attivista e paladina curda uccisa in Siria. Stamane la presentazione nella sala giunta della Regione Campania. All'inizio della conferenza stampa e' intervenuto via steaming il maestro Muti. "Veniamo da Ravenna e proseguendo il cammino sulle Vie dell'Amicizia iniziato anni fa da Sarajevo, portiamo un messaggio di amore e di non dimenticanza. Questo concerto - ha aggiunto - ha un significato profondo perche' sottolinea un rapporto di amore e fratellanza verso una nazione, che visitammo anni fa e, alcuni musicisti della filarmonica siriana oggi si sono uniti alle nostre forze musicali".
Sul palco allestito tra i templi, all'ombra del tempio di Nettuno, ci saranno con Muti l'orchestra giovanile "Luigi Cherubini" e la Syrian Expart Philarmonic Orchestra con la partecipazione di una delle piu' celebri cantanti curde, Aynur Dogan. Il concerto e' in programma alle 21,30 e si svolgera' con tutte le misure di sicurezza anti-covid. Previste le riprese Rai. Gabriel Zuchtriegel, direttore generale Parco Archeologico di Paestum e Velia, ha detto: "Siamo stati tra i primi luoghi di cultura in Italia ad aprire dopo l'emergenza sanitaria nonostante manca la meta' dei turisti provenienti dall'estero. Ma abbiamo voluto dare un messaggio di speranza per dire che la cultura c'e'. Facciamo del nostro meglio per contribuire anche al rilancio economico, oltre che sociale e culturale. I musei sono essenziali anche per il territorio, perche' rappresentano un ritorno alla normalita'".
"Il concerto di Riccardo Muti - prosegue - e' il primo grande concerto in Campania dopo la crisi piu' difficile della pandemia, ed e' un concerto di amicizia in un mondo cosi' interconnesso. Noi ce la mettiamo tutta per rendere questa iniziativa indimenticabile". Antonio De Rosa, Sovrintendente di Ravenna Festival ha affermato che "le Vie dell'Amicizia e' non soltanto un concerto ma un progetto, un pellegrinaggio laico che tocca citta' ferite. Ed e' un progetto che condividiamo con la Campania, perche' c'e' un rapporto stretto tra la Romagna e questa Regione". Conclusioni affidate al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. "E' veramente un evento straordinario che si carica di tanti significati profondi, stiamo lavorando in Regione per rilanciare la cultura e dare modo all'Italia di non perdere l'anima. Dobbiamo riprendere le nostre attivita' e dobbiamo valorizzare questa che e' la parte essenziale del nostro Paese, la sua cultura, il suo Umanesimo, il suo essere capace di parlare al mondo e, se c'e' un citta' che puo' farlo, questa e' Napoli: una citta' mondo".
De Luca ha poi ricordato gli investimenti della Regione in questa fase per le iniziative culturali. "Cinque milioni di euro per una serie di eventi che interesseranno il Teatro San Carlo, il Teatro Verdi, il Teatro Romano di Benevento, la Reggia di Caserta, e il territorio di Avellino. Stiamo facendo uno sforzo profondo per rilanciare la cultura che significa anche rilancio economico perche' intorno alla cultura si muovono migliaia di professionalita'". Poi un cenno sul Cilento che ospitera' l'evento. "E' uno scenario magico, il luogo della filosofia dell'Occidente dove ha preso vita la cultura dell'Essere, e' il luogo della Dieta Mediterranea, dei luoghi incontaminati. La capacita' di attrazione di quest'area e' veramente straordinaria". Infine De Luca ha concluso: "Come ha ricordato il maestro Riccardo Muti questa iniziativa e' dedicata a due figure: una donna eroica del popolo curdo massacrata dai barbari dell'Isis, e la figura di un grande intellettuale che ha difeso con la sua vita un patrimonio culturale inestimabile. Due figure che ci ricordano cosa significa essere umani e che meritano per ragioni diverse di essere ricordate come figure simbolo della pace e del mondo civile".
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