“Fonderia Partenopea”, c’è anche Lorenzo Insigne tra gli estimatori

VOLLA. Tra una settimana sarà festeggiato il primo anniversario della “Fonderia Partenopea”. L’attività, infatti, è stata creata il 26 luglio del 2019 e tra origine dal progetto di tre cognati, Mario Mancini, Domenico Sottolano e Vincenzo Zarelli, che hanno una grande sintonia in particolare per l’azzurro del Calcio Napoli e per la buona tavola. L’attività è nata per innovare, con nuove tecniche, la produzione di una pizza moderna: qui, infatti, è stata ideata la pizza rivisitata “in pala”. Lo scorso 20 giugno “Fonderia Partenopea” è stata selezionata per un evento molto importante e particolare: «Al “Club Partenopeo” - raccontano con emozione i tre imprenditori - abbiamo curato un nostro punto degustazione per il 18° compleanno di Manuel Cannavaro, figlio dell’ex difensore del Napoli Paolo. Per noi è stata una bella e grande soddisfazione». In quella occasione i tre cognati hanno ricevuto i complimenti da tantissime persone che hanno affollato il banco allestito per la degustazione: «Non si sono risparmiati gli elogi per tutto il nostro staff, ma in particolare per il nostro giovane e competente pizzaiolo Ciro Di Bello e per lo chef Dario. Dopo quella sera, poi, un’altra grande soddisfazione è stata quella di essere stati scelti anche dal nuovo procuratore calcistico di Lorenzo Insigne, Vincenzo Pisacane, che ci ha voluti al “Labelon” di Bacoli. In quella occasione abbiamo presentato ufficialmente le nostre specialità, la “Pizza alla pala” e il “Cono Fonderia”, composto da un cono fritto servito in un bicchiere con mortadella fior di latte di Agerola». Tra gli ospiti nella lussuosa struttura flegrea, per l’evento di Pisacane, anche l’attaccante del Napoli Insigne si è complimentato: «A lui è piaciuta molto la “Pizza alla pala” - ha affermato Sottolano - per la fragranza e l’alta digeribilità. Lavoriamo con farine selezionate, di tipo “1” e “2”, macinate a pietra, ricche di fibre. Abbiamo una lievitazione naturale che può raggiungere anche le 150 ore». Insomma, per i tre cognati-imprenditori una soddisfazione dopo l’altra: «Il nostro atto d’amore è per il Napoli e per la pizza».