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“Natale in casa Cupiello" arriva su Rai 1, primo capitolo di una trilogia eduardiana

“Natale in casa Cupiello" arriva su Rai 1, primo capitolo di una trilogia eduardiana

Dall'opera teatrale al film tv. Il grande classico dell'arte di Edoardo De Filippo, “Natale in Casa Cupiello", sbarca sulla rete ammiraglia di viale Mazzini martedì 22 dicembre in prima serata. Un approdo che, per la produzione del drammaturgo napoletano, non sarà un caso isolato. Il film, interpretato tra gli altri da Sergio Castellitto, che vestirà i panni di Luca Cupiello e diretto da Edoardo De Angelis, sarà infatti il primo di una trilogia che porterà nelle case degli italiani altre perle del teatro di Edoardo. L'annuncio è arrivato nel corso della presentazione del film tv, prodotto da Picomedia in collaborazione con Rai Fiction, che vede nel cast anche Marina Confalone nei panni di Concetta Cupiello, Adriano Pantaleo in quelli di Tommasino Cupiello e Pina Turco che sarà Ninuccia Cupiello.

Il progetto, ha sottolineato il produttore Roberto Sessa, «parte con “Natale in Casa Cupiello" ma ha l'ambizione di continuare nel tempo. Abbiamo opzionato 25 commedie di Edoardo con l'idea di realizzarne un paio all'anno. Ora stiamo lavorando già alle prossime commedie, Edoardo De Angelis e Sergio Castellitto lavoreranno ad una trilogia. Abbiamo consegnato le sceneggiature di 'Non ti pago' e la terza la definiremo entro la fine di quest'anno». “Natale in Casa Cupiello" arriva sul piccolo schermo ambientato nel 1950. Un anno, ha spiegato il regista De Angelis, «sospeso tra la guerra e il benessere. Napoli era ancora colpita dalle bombe, ma in quel dopoguerra si intravedeva la nascita del ceto medio. E' stato un anno sospeso tra distruzione e ricostruzione che mi sembra assomigli molto al 2020». 

Un film tv che, nelle parole di Maria Pia Ammirati, direttrice di RaiFiction, rappresenta «un regalo» per tutti gli italiani. Si tratta, ha sottolineato, di «una grande celebrazione, un evento in occasione dei 120 anni dalla nascita di Eduardo De Filippo e dei 90 anni dalla prima di questa opera teatrale. Siamo di fronte ad uno dei più grandi autori della drammaturgia italiana riconosciuto a livello mondiale. Un grande classico - ha scandito Ammirati - un regalo per tutti gli italiani. Una sfida da servizio pubblico, portare in televisione nel prime time di Rai1 il teatro e in particolare il teatro di Eduardo. E insieme la sfida sul piano del linguaggio, un lavoro affidato al regista Edoardo De Angelis che non solo conosce Napoli ma ha dato prova di essere una delle voci più originali del cinema italiano. Infine, una grande interpretazione di Sergio Castellitto e Marina Confalone. Rivisitare il teatro di Eduardo è un impegno dovuto, una memoria da custodire e rinnovare, portando al grande pubblico generalista e alle nuove generazioni l'opera di uno dei capisaldi del Novecento teatrale italiano».

Un esempio di grande televisione, secondo il direttore di Rai1 Stefano Coletta che, «senza ipocrisia» ha detto: «Guardando questo film ho pensato che questa sarebbe la Rai1 che mi piacerebbe fare sempre perché, al di là dell'opera, De Angelis e tutto il cast hanno avuto la capacità di mantenere altissimo il tirante emotivo di questa storia che è amara, poetica e molto edoardiana. Sono molto onorato che, prima di Natale, Rai1 possa offrire questo racconto spietato, che richiama tutti noi sul codice della famiglia. Quest'opera mette insieme tutto il chiaro e lo scuro di ogni grande nucleo familiare».

A vestire i panni di Luca Cupiello interpretato sempre da Edoardo, chiamato in famiglia Lucariello, sarà dunque Sergio Castellitto. «Non ho lanciato una sfida a nessuno, nel senso che non mi sono confrontato con Edoardo che è inarrivabile. Ho fatto l'attore, ho interpretato un ruolo preso per mano da De Angelis che ci ha accompagnato in questa sorta gioielleria delle emozioni. Non ho mai avuto paura di recitare Luca Cupiello, il più vecchio di tutti. Eppure, in questo mondo di adulti il più vecchio è l'unico che riesce a conservare la potenza del bambino», ha detto l'attore che ha aggiunto: «Abbiamo sentito la nostalgia per quest'opera già dopo ogni chat». 

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