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20 Novembre 2021 - 19:42
NAPOLI. “Otello” di Giuseppe Verdi con la regia di Mario Martone, che porta la vicenda nel Medio Oriente contemporaneo, aprirà la Stagione del Teatro di San Carlo di Napoli domani alle 19, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Michele Mariotti, in una lettura essenziale e penetrante che evidenzia nel dramma la fusione di parola e musica, dirige un cast di prestigio: Jonas Kaufmann e Yusif Eyvazov– in uno dei suoi cavalli di battaglia, ruolo interpretato molte volte, Igor Golovatenko che cesella con grande acume il personaggio perverso e malvagio di Jago, e Maria Agresta intensa e struggente Desdemona.
LA REGIA È FIRMATA DAL REGISTA partenopeo Mario Martone. Ad ambientare il dramma shakespeariano, le scene monumentali di Margherita Palli arricchite dai costumi disegnati da Ortensia De Francesco.«Il tempo che passa ci rivela che nessun progresso ferma la spinta brutale di troppi uomini nell'aggredire le donne che dicono d'amare - ricorda il regista Mario Martone-. Per provare a farlo e farlo risaltare il più possibile ho spostato l'azione nel nostro tempo. Ho mantenuto la struttura narrativa dell'opera: c'è un esercito occidentale in medioriente, ci sono soldati che scalpita o per fare carriera, c'è un fazzoletto al collo tipico dei militari, c'è l'arrivo degli ambasciatori dalla madrepatria. Totale fedeltà, dunque. Ma trattandosi di un esercito contemporaneo anche le donne sono soldati, e lo è Desdemona, che viene rappresentata come una soldatessa calorosa ed amata. Dunque, anche lei odiata da Jago. Verdi? Un combattente, ribelle e politico, non bisogna imbalsamarlo. È stato sempre un maestro rivoluzionario, come rivoluzionaria è stata la sua musica. Ha lavorato su opere che all'epoca furono censurate. Chi non ricorda il Rigoletto?».
«È STATA UNA GRANDE IMPRESA-AGGIUNGE il sovrintendente Stéphane Lissner- , un lavoro di team, dopo che la pandemia ha tagliato gambe e fondi alla cultura ed alla musica. Si riparte, con grandi progetti, stimoli ed entusiasmo». Jonas Kaufmann come racconta si discosta dalla linea interpretativa basata sulla stentoreità: «Vedrete un Otello sofferto e contraddittorio, che alterna slanci d’ira ad angosciosi ripiegamenti interiori e che ben esprime la vera tragedia di quest’uomo, irretito da Jago a tal punto da essere trascinato nell’abisso della gelosia e della follia omicida. Cerco di incarnare un Otello affettuoso e tormentato, decisamente umano e, in quanto tale, psicologicamente fragile».
ALLA PRIMA, GIÀ SOLDOUT, cento studenti dei conservatori campani, grazie al contributo di “Concerto d’Imprese”. L’orchestra del Teatro San Carlo sarà diretta dal maestro Michele Mariotti assieme con il Coro che per l’occasione è stati preparato da José Luis Basso. E poi Alessandro Liberatore (Cassio) Matteo Mezzaro (Rodrigo) Emanuele Cordaro (Ludovico) Biagio Pizzuti (Montano), Manuela Custer (Emilia), Francesco Esposito (Un araldo). I prezzi vanno da 40 euro delle balconate agli 800 delle poltronissime o del Palco reale. L’Otello per la regia di Mario Martone è una nuova produzione del Teatro di San Carlo in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo. Lo spettacolo sarà in scena fino al 14 dicembre 2021.
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