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Roberto De Simone, l'appello per fargli concedere la Legge Bacchelli

Roberto De Simone, l'appello per fargli concedere la Legge Bacchelli

NAPOLI. Un appello per la concessione dei benefici della legge Bacchelli a Roberto De Simone (nella foto): il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli ha inviato una lettera al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi sollecitando il suo intervento dopo la denuncia del musicologo, bisognoso di cure costose. Lo stesso Conservatorio ha realizzato un video in cui si ricordano "gli alti meriti culturali e il prestigio della lunga attivita'" di De Simone "di cui "sentiamo come nostro il disagio". Roberto De Simone ha diretto il Conservatorio di Napoli dal 1995 al 2000 "consolidandone l'autorevolezza" ed e' stato "decisivo il suo ruolo per la valorizzazione nel mondo della cultura popolare napoletana teatrale e musicale". A firmare la lettera inviata a Draghi sono Luigi Carbone, presidente del Conservatorio, e il maestro Carmine Santaniello, direttore del Conservatorio. "Egregio Sig. Presidente, il mondo della Cultura e della Musica napoletana è, in questi giorni, scosso dalle parole del maestro Roberto De Simone che - in maniera accorata, ferma e molto dignitosa - ha voluto far partecipe la comunita' civile della difficile situazione personale in cui egli versa. Il Conservatorio di San Pietro a Majella, che ha avuto il privilegio negli anni Novanta di avere il maestro De Simone quale direttore e figura di riferimento, si unisce al coro di quanti, di fronte a una situazione non compatibile con la statura morale e artistica di Roberto De Simone, chiedono gli venga riconosciuto il trattamento previsto dalla legge 440 del 1985 (la cd. legge Bacchelli), in considerazione dei suoi alti meriti culturali e del prestigio che la sua attivita', nel corso degli ultimi sessant'anni, ha conferito al Paese". "Per storia e vocazione secolari, il Conservatorio di San Pietro a Majella - si evidenzia ancora nella lettera a Draghi - persegue l'obiettivo di valorizzare la creativita' in ambito musicale, avendo il territorio napoletano, specialmente fecondo, quale laboratorio esclusivo e prezioso. Proprio per questo, il legame con la figura di Roberto De Simone - capace come pochi altri intellettuali di coniugare, dal proprio irrinunciabile osservatorio della citta' di Napoli, la dimensione di ricerca con quella di divulgazione, la parte alta della narrazione con quella popolare, il momento formativo con quello performativo, la dimensione territoriale con quella internazionale del proprio lavoro - viene avvertito come particolarmente profondo e stimolante". "La sintonia che accomuna i valori istituzionali su cui poggia la missione del Conservatorio di Napoli con quelli specifici e personali che formano la vicenda del maestro De Simone inducono, oggi, il San Pietro a Majella a sentire come propria la situazione di disagio palesata dall'artista e a rivolgere a Lei, dunque, un appello sentito affinche' al maestro siano concessi i benefici della cosiddetta "legge Bacchelli", testimoniandone sin d'ora la "chiara fama" richiesta per la sua applicazione. Questo gesto, che risulterebbe di grande sensibilita' - conclude la lettera - verrebbe salutato dal Conservatorio di San Pietro a Majella quale atto di doveroso omaggio nei confronti di Roberto De Simone e della scuola musicale napoletana, prodotto di eccellenza internazionale". Anche Nicola Piovani chiede l' intervento del Governo a favore di Roberto De Simone, per il quale da più parti si sollecita l' applicazione della legge Bacchelli dopo che il musicologo ha denunciato di trovarsi in serie difficolta' economiche per la pensione modesta e per il costo dei farmaci che deve prendere per le sue condizioni di salute precarie. «Spero che il nostro governo trovi un modo legale per sostenerlo - ha affermato il compositore premio Oscar - e che il nostro paese sappia dimostrare attenzione per un tale artista, un talento del teatro che ci ha fatto e che ci fa onore: ha aperto strade musicali alle quali in molti abbiamo attinto, e che per molti sono state una fortuna». De Simone, ricorda Piovani, «a ottantanove anni, è malato e ha bisogno di aiuto, medicine e assistenza. Ha bisogno di sostegno. Auguri di pronta guarigione, Maestro!». 

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