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18 Marzo 2022 - 03:23
NAPOLI. Da inizio febbraio è tornato su Raiuno “Il cantante mascherato”, il talent dedicato alla scoperta dei cantanti nascosti da sfarzosi e complessi costumi che ne celano la reale identità. A condurre la terza stagione dello show ancora una volta Milly Carlucci (nella foto), ormai padrona di casa del gioco che coinvolge i giurati in studio e il pubblico a casa.
Signora Carlucci, il programma sta registrando ottimi ascolti ed è anche molto discusso sui social da diverse categorie di spettatori. Il format sembra infatti abbracciare un largo pubblico. Si aspettava questi risultati?
«Ci speravo. Arrivare alla terza edizione di uno show cosi folle per la tv generalista è già un risultato pazzesco, poi considerando i tempi che viviamo con l’ansia per la guerra e la fuga del pubblico tradizionale a causa dello switch off il nostro risultato è miracoloso».
Quale criterio ha seguito per caratterizzare il team de “Il cantante mascherato”?
«Dal punto di vista artistico abbiamo cercato di umanizzare le maschere più possibile, se ti riferisci al lavoro di squadra c’è un grande clima di collaborazione tra Endemol e Rai e poi il mio gruppo storico di autori».
Con il Festival di Sanremo la Rai ha abbracciato un’ampia fetta di pubblico giovanissimo. C'è stata una situazione simile anche per “Il cantante mascherato”?
«Sanremo è un evento unico ed irripetibile. Non paragonabile a un programma seriale. Con “Il cantante mascherato” sicuramente abbiamo intercettato anche un pubblico diverso e più dinamico. Ma noi teniamo molto a tutti i target. Lavoriamo per il pubblico».
Perché seguire “Il cantante mascherato”? Se dovesse parlarne ad un ipotetico spettatore che non conosce il format cosa direbbe?
«Perché è divertente, leggero e distraente. Per due ore si gioca, si canta e si balla. Se poi ci si vuole divertire a mettere insieme gli indizi ci si può trasformare in piccoli Sherlock Holmes o Montalbano se preferite».
Cosa comporta esser signora indiscussa della prima serata Rai?
«Ci sono tante colleghe brave. Comunque è sempre un onore e una responsabilità».
Quale è il personaggio/artista che in questi anni di conduzione le ha dato più soddisfazioni e quello che invece le ha procurato più grattacapi?
«Tante soddisfazioni con Morgan, Arisa, Sabrina Salerno, Albano, Red Canzian, Mammucari gli ultimi casi, ma ce ne sono tanti altri. I grattacapi me li hanno dati quelli che non sono ancora venuti a “Ballando con le stelle” e al “Cantante mascherato”».
C’è un programma in cui si riconosce di più tra quelli finora condotti?
«“Ballando” senza dubbio, ma anche “Il cantante mascherato” rivela il lato folle che è dentro di me».
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