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David di Donatello: Paolo Sorrentino “pigliatutto”?

David di Donatello: Paolo Sorrentino “pigliatutto”?

Stasera la 67a edizione del premio. Il regista partenopeo primeggia con il film “È stata la mano di Dio”

Tutto pronto per i David di Donatello 67, gli Oscar del cinema italiano che saranno assegnati stasera a Cinecittà in diretta su Rai1 (ore 21,25) con la conduzione di Carlo Conti affiancato dall’eleganza irriverente di Drusilla Foer.

Tra nomination e premi speciali Napoli esprime tanti talenti. Partendo dal premio speciale al regista napoletano Antonio Capuano il cui cinema «è allo stesso tempo irriducibile e intriso di poesia e immaginazione, di resistenza sociale, di immagini straordinarie, di memoria e utopia come dimostra la sua opera più recente “Il buco in testa"» come ha affermato Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell'Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello.

Capuano celebrato tra l’altro anche nel film di Paolo Sorrentino “È stata la mano di Dio” che primeggia con ben 16 candidature, a pari merito con il “Freaks Out” di Gabriele Mainetti. Entrambi presenti sia nella categoria miglior film che miglior regia insieme ad altri due titoli “napoletani” ossia “Qui rido io” di Mario Martone e “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo, oltre a “Ennio” di Giuseppe Tornatore.

Venendo agli altri candidati sotto l’ombra del Vesuvio, troviamo come miglior attore il giovanissimo Filippo Scotti, l’alter ego di Sorrentino, un grande Silvio Orlando, austero carcerato per Di Costanzo, e il solito Toni Servillo, nei panni di Scarpetta per Martone, mentre tra le donne c’è Maria Nazionale, moglie di quest’ultimo in scena. Tra gli attori non protagonisti, “Qui rido io”, schiera Eduardo Scarpetta e Cristiana Dell’Anna, c’è Susy Del Giudice per “I fratelli De Filippo”, mentre “È stata la mano di Dio” ne piazza 3: Luisa Ranieri, Teresa Saponangelo (napoletana d’adozione) e, manco a dirlo, Toni Servillo.

Nutrita anche la presenza di sceneggiatori come Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia Santella per “Ariaferma”, Paolo Sorrentino per “È stata la mano di Dio”, Nicola Guaglianone, che con Gabriele Mainetti firma “Freaks Out”, e l’inossidabile cobbia Mario Martone e Ippolita Di Majo per “Qui rido io”. Santella che figura anche tra le sceneggiature non originali affiancando Nanni Moretti in “Tre piani”, categoria in cui troviamo anche Massimo Gaudioso, per “La scuola cattolica” con Luca Infascelli e Stefano Mordini.

Oltre a Paolo Sorrentino (per il suo film), c’è anche Nicola Giuliano come miglior produttore per “Qui rido io”. Luca Servino concorre come miglior scenografia per “Ariaferma” e dovrà vedersela con i conterranei Carmine Guarino (“È stata la mano di Dio”), Giancarlo Muselli e Carlo Rescigno (“Qui rido io”).  In versione cantante c’è Anna Ferraioli Ravel per il miglior brano originale “Faccio ‘a polka” su musica di Nicola Piovani per “I fratelli De Filippo”.

Per i bookmakers non ci sarà gara: le previsioni parlano di un Sorrentino "pigliatutto".

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