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20 Luglio 2022 - 09:52
“Il poeta che non sa parlare – Tour Estate 2022” di Nino D’Angelo (nella foto) partirà dall’Arena Flegrea della sua Napoli domani (già sold out da oltre un mese), per poi proseguire in Sicilia il 6 agosto in piazzale Stenditoio nell’ammaliante Castellamare del Golfo (Tp). L’8 ci si sposterà al Teatro al Castello di Roccella Jonica (Rc), l’11 al Teatro dei Ruderi di Cirella-Diamante (Cs). Il 13 agosto si tornerà in Campania, al Negombo di Ischia (Na). Lo show farà poi tappa al Teatro D’Annunzio di Pescara il 19 agosto mentre il 20 sarà al Pala Live di Lecce. Il 23 appuntamento alla Clouds Arena dei Tempi di Paestum (Sa). Queste sono le prime 8 date annunciate, prossimamente se ne aggiungeranno delle altre.
La tournée invernale è stata un grandissimo successo…
«Sono stati 20 concerti uno più bello dell’altro, c’era qualcosa di magico in ogni serata. C’era voglia di stare insieme di ritrovarsi».
Sicuramente dopo due ondate di pandemia c’era voglia di “vivere”…
«La gente voleva tornare insieme, diversi, uscire, quasi la musica passasse in secondo piano alla luce di un momento di incontro».
Abbiamo alle spalle un periodo molto buio, ma che ci ha insegnato qualcosa…
«Abbiamo ritrovato il valore delle persone, la pandemia ci ha fatto male ma ci ha ridato quel senso di umanità che avevamo un po’ perso. La gioventù di oggi ha bisogno di ritrovare il senso della famiglia dell’amore… è compito nostro insegnarlo».
Ritrovare il senso della famiglia, delle “domeniche a pranzo dai nonni”…
«Sono quelli i veri valori che dobbiamo trasmettere, essere genitore, essere nonno, oggi è difficile. In questo periodo storico tutti si separano, e i figli troppo spesso crescono in realtà difficili, non tutte le separazioni sono serene. Bisogna reimparare a fare i genitori».
Come sarà strutturata la scaletta di concerti?
«L’ultimo album sarà il corpo principale della serata ma ci saranno anche brani degli anni ’80 per festeggiare i 40 anni da “Nu jeans e ‘na maglietta”».
Per tanti sei sempre quel ragazzo della Curva B…
«È vero questo ruolo mi è rimasto addosso, non è stato dimenticato».
E quel ragazzo cosa pensa oggi del Napoli e dell’addio di Koulibaly?
«De Laurentis è una persona molto orgogliosa, non resterà fermo, io penso che qualcosa succederà. Koulibaly ha dato tanto alla città ed è andato via a testa alta, con la voglia di nuove esperienze e di vincere. Infondo al Chelsea resta in azzurro mica si è “scolorito”».
Sul palco sarai solo o verrà a trovarti qualche amico?
«Qualche invito l’ho fatto… vediamo chi potrà esserci».
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