Cerca

Cocciante live al Carditello Festival

Cocciante live al Carditello Festival

Dopo il grande successo per le tappe del Nord e Centro Italia che hanno segnato il ritorno di Riccardo Cocciante (nella foto) sul palco dopo 10 anni, domani presso il Real Sito di Carditello, nell’ambito del “Carditello Festival” 2022, si terrà l’ottava e ultima data (organizzata da Edizioni musicali Spai di Esposito in collaborazione con Gf management) dell’imperdibile serie di eventi di “Cocciante canta Cocciante”, il progetto di Riccardo Cocciante, uno dei cantanti più amati della canzone italiana. Il grande autore e interprete di indimenticabili canzoni e compositore dell’opera popolare “Notre Dame de Paris”, si esibirà dal vivo accompagnato da alcuni tra i più grandi musicisti della scena musicale italiana con l’Orchestra sinfonica “Saverio Mercadante” di Altamura diretta dal maestro Leonardo de Amicis. Sarà un concerto ritmico-sinfonico impreziosito dalla presenza dell’Orchestra composta da 32 elementi, e dalla Sezione Ritmica (batteria Alfredo Golino, basso Roberto Gallinelli, chitarre Ruggero Brunetti, Elvezio Fortunato, tastiere/programmatore Luciano Zanoni). Un imperdibile appuntamento nella suggestiva Reggia di Carditello con “Cocciante canta Cocciante”, che ripercorrerà la straordinaria carriera dell’artista con la sua musica leggera, pop e le musiche popolari. Un vero e proprio viaggio nella bellezza, in cui le note di canzoni indimenticabili che hanno fatto da colonna sonora agli ultimi decenni della nostra storia e delle nostre vite, risuoneranno in luoghi altrettanto indimenticabili del Bel Paese.

È un piacere rivederti in scena dopo 10 anni, come è nata questa scelta?

«Dopo tanti anni avevo voglia di rimettermi in gioco, inoltre abbiamo scelto delle location uniche, intime, dove il contatto con il pubblico è più diretto e regala emozioni».

La scaletta oltre i tuoi brani comprenderà anche musiche di “Notre Dame de Paris”?

«Sì, “Cocciante canta Cocciante” è anche questo, un incontro tra le mie due carriere. Un occasione per vedersi allo specchio e capire cosa si è e cosa si rappresenta. Il concerto è un incontro in cui c’è il confronto tre interprete e pubblico. Il fatto si cantare con un pubblico è un rapporto simbiotico in cui uno influenza l’altro è permette di fare cose straordinarie».

Un'opera che ricordo con personale piacere è “Giulietta e Romeo”...

«Penso che l’anno prossimo o nel 2024 tornerà in scena».

Quali sono i tuoi progetti per futuro?

«Ci sarà la possibilità di festeggiare i miei 50 anni di carriera, oltre con il ritorno di “Giulietta e Romeo”, un disco di inediti, è appena sarà possibile, con al riapertura della Cina riprenderà il progetto della “Turandot” appena le normative Covid lo permetteranno».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori